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Scioglimento, presentato il ricorso

Firmato dai fedelissimi di Aliberti, contesta la relazione del prefetto

SCAFATI. I fedelissimi dell’ex sindaco Pasquale Aliberti hanno presentato ricorso contro lo scioglimento del Consiglio comunale di Scafati per camorra. Sono 14 i firmatari del provvedimento redatto dall’avvocato Felice Laudadio: gli ex assessori Diego Chirico, Giancarlo Fele, Antonio Fogliame, Nicola Acanfora e Annalisa Pisacane, gli ex consiglieri Brigida Marra, Carmela Berritto, Mimmo Casciello, Alfonso Pisacane, Teresa Formisano, Francesco Vitiello, Diego Del Regno, Dalila Borriello e Michele Raviotta del Cotucit.
L’azione ha preso corpo dopo il 7 marzo, giorno in cui Pasquale Aliberti e il fratello-imprenditore, Nello Maurizio, sono stati impegnati a Roma dove la Corte di Cassazione ha deciso in merito alle richieste di misure cautelari in carcere nell’ambito dell’indagine portata avanti dall’Antimafia sugli eventuali rapporti tra politica e camorra.
L’atto, notificato nei giorni scorsi ai commissari ministeriali del Comune di Scafati, alla Prefettura di Salerno e al ministero dell’interno è teso a smontare la relazione redatta dal prefetto Salvatore Malfi. Nessuna richiesta di risarcimento danni è stata invece presentata per il momento. In caso di annullamento del provvedimento di scioglimento, infatti, i firmatari del documento avranno 120 giorni di tempo per quantificare la somma che potrebbe essere messa in cassa dall’Ente per grave danno di immagine nei confronti della comunità scafatese.
L’atto contiene 70mila caratteri ed è stato presentato al Tar del Lazio contestando le accuse mosse dal prefetto Malfi: dalla gestione dei tabelloni funebri al modo in cui l’amministrazione Aliberti ha portato avanti lo scopo delle società partecipate “Acse” e “Scafati Sviluppo”.(d. g.)
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