Salerno

Sciame di api, la scuola resta chiusa

Accesso interdetto ai plessi di Alemagna e Collodi fino al 22 aprile: nuova ordinanza sindacale per tutelare bimbi e insegnanti

SALERNO. Per colpa di uno sciame di api, da mercoledì 13 non possono seguire le lezioni. Inutili, finora, gli interventi dei vigili del fuoco, degli agenti della municipale e perfino di una ditta specializzata contattata dal Comune per risolvere l’anomala emergenza: i baby alunni della scuola per l’infanzia “Collodi” e della primaria “Alemagna”, diserteranno le aule fino a venerdì 22, «perché – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” Maristella Fulgione – il problema persiste, anche se il numero di api sembra essersi ridotto».

Il caso è scoppiato mercoledì, quando intorno alle 14, un nutrito sciame di api ha letteralmente invaso i due plessi di Torrione alto, costringendo preside e insegnanti a far uscire gli alunni da un secondo ingresso, per evitare che potessero essere punti. Dopo un sopralluogo dei vigili urbani, il sindaco ha disposto la chiusura della scuola per due giorni (giovedì 14 e venerdì 15) durante i quali personale specializzato ha cercato di eliminare il favo, senza però riuscirci, visto che le api hanno scelto come “nido” le intercapedini delle pareti esterne della scuola. «Purtroppo non è la prima volta che accade un episodio del genere, anche se non si è mai verificata una situazione così eclatante come quella di mercoledì – racconta Fulgione – Sono qui da sei anni e ho ereditato un bel problema». Che negli anni è peggiorato: all’inizio il favo era circoscritto a una sola parete dell’istituto, poi, progressivamente, gli insetti hanno invaso le intercapedini delle mura fatte di mattoncini rossi, rendendo così inutile anche l’intervento di un apicoltore. Dopo la pausa referendum (la scuola era seggio elettorale) la dirigente, ieri mattina, ha effettuato un sopralluogo, scoprendo che le api c’erano ancora, anche se il loro numero sembra essersi ridotto.

«Ho risollecitato i tecnici di Palazzo di Città e anche il dirigente dell’Asl, evidenziando la necessità di debellare definitivamente le api che da anni, stabilmente, hanno scelto le mura del nostro edificio come luogo di “dimora”» si legge in una lettera ai genitori che è stata pubblicata sul sito dell’istituto della zona orientale. Nella serata di ieri, alla luce delle segnalazioni ricevute, il sindaco Enzo Napoli ha emesso una nuova ordinanza, disponendo la chiusura dell’edificio da oggi e fino a venerdì 22, per poter avere il tempo di effettuare una bonifica che metta al sicuro i bambini e le loro insegnanti dal rischio di essere punti. «Non è possibile che nel terzo millennio uno sciame d’api blocchi le attività scolastiche per una settimana – tuona Raffaele Adinolfi – Il ballo delle responsabilità e delle competenze termini immediatamente! Si sanifichi l’area senza ulteriore indugio».

Secondo il consigliere comunale di opposizione «dal giorno della chiusura le api sono aumentate, nessuno è intervenuto e solo un comunicato dell’incolpevole dirigente scolastico informa i genitori preoccupati e allibiti». Della questione si sta interessando anche il dirigente cittadino di “Noi con Salvini” Enzo Musto che, di sua iniziativa, già ha contattato un apicoltore, Giuseppe Petrosino, referente salernitano di Anpas Campania, il quale si è detto disponibile a intervenire qualora venisse autorizzato dal Comune. «È mai possibile – si domanda Musto – che nessuno si stia interessando della questione? È mai possibile che una problematica così banale, che persiste da anni non riesca a essere risolta? Si candidano a fare i consiglieri comunali o i sindaci promettendo grandi cose, ma alla fine è evidente che non sono in grado neanche di togliere un alveare in una scuola».

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