incidente mortale

Schianto a via Allende Chieste due condanne

Due condanne per la morte di Carlo Petrone, deceduto nell’ottobre del 2007 dopo un tragico incidente stradale a via Allende. Le ha chieste ieri pomeriggio il pubblico ministero nella sua requisitoria,...

Due condanne per la morte di Carlo Petrone, deceduto nell’ottobre del 2007 dopo un tragico incidente stradale a via Allende. Le ha chieste ieri pomeriggio il pubblico ministero nella sua requisitoria, ritenendo colpevoli di omicidio colposo sia l’amico che guidava l’auto su cui Petrone viaggiava, il 28enne S.D.C. di Battipaglia, sia il conducente dell’altro veicolo coinvolto, il 25enne S.P. di Capaccio. Una tesi contestata dalla difesa di S.D.C., secondo cui al volante c’era in realtà lo stesso Petrone, a cui l’amico aveva chiesto di guidare la sua Peugeot 307. Una tesi che l’avvocato Giovanna Eliana Fiore proverà a dimostrare nella prossima udienza del 4 novembre, quando dovrebbe anche essere emanata la sentenza. Per il suo assistito il pubblico ministero ha proposto una condanna a due anni e mezzo, con l’aggravante di aver superato il tasso alcolico consentito per la guida, mentre per il 25enne di Capaccio la richiesta è stata di due anni e tre mesi. L’incidente, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, fu causato da un concorso di colpe. S.P. stava andando a bordo di una Audi A3 verso Pontecagnano a una velocità rilevata di cento chilometri orari quando, nelle vicinanze della struttura dell’Ufo bar, la sua auto si schiantò contro quella dei due giovani, che stavano svoltando senza dare la precedenza. L’impatto fu tremendo. Carlo Petrone morì poche ore dopo in ospedale, per le lesioni agli organi interni. Anche l’amico che secondo l’accusa era alla guida rischiò di morire, andò in coma e fu a lungo ricoverato in prognosi riservata prima di poter essere dichiarato fuori pericolo. Ieri il procedimento giudiziario davanti al giudice monocratico è arrivato alle battute finali con la requisitoria del pubblico ministero, che ha individuato la responsabilità di entrambi i conducenti. Per il mese prossimo è attesa la sentenza. (c.d.m.)

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