Schiacciato dall’albero che aveva segato

Giovanni De Luca, 33 anni, è morto in un bosco di Poderia a Celle di Bulgheria. Il corpo ritrovato dal fratello dopo un giorno

CELLE DI BULGHERIA. Schiacciato dal tronco di una quercia che stava tagliando con una motosega. È morto così venerdì sera, in località “Papaianni” della frazione Poderia del comune di Celle di Bulgheria, il trentatreenne del posto Giovanni De Luca. Stava facendo pulizia sul terreno scosceso, quando a un certo punto, iniziando a segare il basamento della pianta, è stato tradito dalla pendenza del tronco che gli si è rovesciato addosso senza lasciargli scampo. L’albero, alto circa dieci metri, pesante decine di quintali, si è abbattuto sull’uomo in un secondo.

Il corpo di De Luca è stato trovato solo ieri mattina dal fratello, che era andato a cercarlo insospettito dalla sua assenza. Il malcapitato non era sposato e viveva con la mamma, ma spesso si fermava a dormire in un’altra abitazione di sua proprietà. Per questo i familiari non hanno subito dato l’allarme.

Sul posto ieri mattina sono arrivati i carabinieri della stazione di Torre Orsaia, diretti dai marescialli Domenico Nucera e Maurizio Solazzo che hanno effettuato una veloce ricognizione della zona. Ai loro occhi una scena raccapricciante: il corpo giaceva in una pozza di sangue tra la vegetazione. Sul luogo dell’incidente anche il capitano della compagnia di Sapri, Emanuele Tamorri, e il medico legale. Quest’ultimo, dopo aver eseguito l’esame cadaverico esterno, ha diagnosticato l’avvenuto decesso per schiacciamento della cassa toracica. La procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta. I carabinieri, pur non avendo dubbi che si sia trattato di un incidente sul lavoro, stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente passando al vaglio ogni particolare rilevato sul luogo della tragedia.

Ad ogni modo, il sostituto procuratore di turno, dopo gli accertamenti di rito, ha disposto il dissequestro e la riconsegna ai familiari della salma. Molto probabilmente nella giornata di oggi si terranno i funerali. Forse il destino, forse un attimo di distrazione. Resta purtroppo inquietante il numero di incidenti sul lavoro verificatesi negli ultimi anni nel Cilento. Una scia di sangue che si allunga sempre di più.

Vincenzo Rubano

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