Schiacciato dal muletto nel cantiere

Gennaro Sica stava assistendo allo sgombero del piazzale del complesso sportivo appena ultimato

Mercato San Severino. Ennesima morte sul lavoro. L’imprenditore edile Gennaro Sica, 70 anni, originario di Fisciano ma residente da tempo a Mercato San Severino, ieri mattina è morto schiacciato dalla ruota di un muletto sollevatore che un operaio stava guidando in retromarcia. E’ accaduto nel piazzale antistante il complesso sportivo in localitá San Vincenzo, da poco ultimato.

Gennaro Sica era uno dei soci del Consorzio costituito da più imprenditori che hanno realizzato cospicui interventi di edilizia residenziale nella frazione San Vincenzo, e in cambio hanno costruito strutture di utilitá pubblica, tra cui la scuola e la piscina, a beneficio dell’amministrazione comunale.

Ieri mattina - poco dopo le 8,30 - l’imprenditore settantenne non ha avuto neanche il tempo di rendersi conto di quello che stava accadendo: l’urto lo ha spinto a terra e la ruota gli è passata sopra, procurandogli lo schiacciamento del torace e della testa. Il rumore assordante del mezzo, la distrazione di Sica che non si è accorto che il muletto procedeva verso di lui e la mancanza di visuale dell’operaio che non si è reso conto che dietro c’era qualcuno, hanno provocato la tragedia.

Sono aperte le indagini, disposte dal pm Paternoster della Procura di Salerno: l’operaio che guidava il muletto, un quarantaquattrenne di Mercato San Severino dipendente di Sica, è indagato per omicidio colposo e si procede anche alla verifica dell’attuazione delle norme di sicurezza sul cantiere. Giá ieri i carabinieri di Mercato San Severino, diretti dal comandante Rosario Basile, hanno ascoltato le testimonianze degli operai. In tarda mattinata il medico legale, Giuseppe Raimo, e gli ispettori del lavoro hanno deciso, di comune accordo con il pm di turno, di disporre solo l’esame esterno presso l’obitorio dell’ospedale "Gaetano Fucito". Poi la salma è stata trasferita al cimitero di Costa.

Gennaro Sica è morto sul colpo nel piazzale antistante il complesso sportivo. Un’area nuova realizzata dal "Consorzio San Vincenzo Scarl" (che include l’Edil Trieste e l’Edil Costruzioni) guidato da Alfonso De Caro. L’imprenditore di Mercato San Severino è stato vittima di un destino avverso, perché i lavori erano stati appena conclusi e l’area adibita a deposito stava per essere sgomberata. Gli operai si trovavano nel piazzale proprio per caricare su un camion il materiale depositato e gli attrezzi utilizzati.