Schettino al Diana diventa un caso

Il responsabile del teatro si difende ma anche in maggioranza ci sono forti dubbi

Schettino al Diana: impazza la polemica. L’amministrazione comunale pensava di fare cosa gradita, ma il malcontento sollevatosi ha dimostrato il contrario. I nocerini avrebbero preferito uno spettacolo all’aperto, non al chiuso e con posti limitati. Dopo l’intervento del sindaco Manlio Torquato su Facebook, ora parla il responsabile del teatro Elia Pirollo. «Come già detto – si legge in una nota – lo spettacolo è stato presentato in teatro e non in piazza trattandosi di spettacolo teatrale e su richiesta dell’organizzazione dell’artista Simone Schettino».

Dal Comune era stata avanzata l’idea di rilanciare l’evento in tv o su un maxi schermo, ma «l’organizzazione dell’artista non lo ha consentito». Pirollo precisa i costi: 4 mila euro «a fronte delle esorbitanti richieste pervenute da altri artisti». E che «il costo dell’artista, in piazza pubblica, è il doppio di quello invece sostenuto», indicando comunque che «non è stata questa la ragione della scelta, nata dall’organizzazione teatrale».

Nella sua nota il responsabile del Diana ripete che l’accesso gratuito con invito è stato disposto per evitare ressa di persone all’ingresso e «ragioni di ordine pubblico», aggiungendo che cento ticket «sono stati assegnati agli anziani del centro di via Loria» e che all’inizio dello spettacolo «risultavano vacanti circa 30 posti». Peccato che alcune locandine sistemate all’esterno del teatro, fotografate dai passanti, dicevano che i biglietti erano esauriti. Da quanto riporta una spettatrice pare che il primo cittadino abbia strappato la promessa al cabarettista di tornare in primavera, in piazza. Lo spettacolo diventa principalmente un caso politico. Il segretario del Pd Antonio Iannello scrive: «Con Schettino un altro naufragio. Nel mentre si portano al massimo i tributi e aumentano le tariffe a carico dei cittadini per i servizi a domanda individuale, l’Amministrazione ha pensato di spendere soldi pubblici per regalare a qualche assessore e a qualche consigliere e a pochi intimi lo spettacolo di Capodanno, dimenticando che gli eventi pubblici si organizzano per favorire aggregazione, non per creare selezione». Iannello sottolinea anche la presa di distanze dall’evento di qualche consigliere di maggioranza.

Si era dissociato Pino Alfano, lo ha fatto su Facebook anche Nicola Molinaro: «Non condivido quello che è stato fatto al teatro Diana». Pure l’assessore Ilario Capaldo ha postato un «io non condivido». Certo, non ha precisato l’oggetto del contendere, ma non ha stemperato i toni.

Salvatore D’Angelo

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