«Scelte fatte senza confrontarsi»

Lo sfogo della guida De Angelis: «Si è creata una situazione paradossale»

SALERNO. A far emergere il problema della chiusura del Museo diocesano è stata una delle cinquanta guide della città di Salerno abilitate dalla Regione Campania. Il suo nome è Paolo De Angelis. «Il problema per noi guide – spiega – è che ci troviamo di fronte a scelte prese da altre persone senza che nessuno tenga conto del nostro giudizio. Questo significa che se avremo delle richieste per il museo saremmo costretti a dirottare i turisti su altri siti. A noi sembra una situazione paradossale».

Le cinquanta guide di Salerno abilitate lavorano in massima parte con i tour operator e a volte con il Comune di Salerno, specialmente durante il periodo di Luci d’artista. Ma quali sono le mete preferite? «Sono molte le richieste per Amalfi e Positano, nonché Ravello adesso che c’è il festival. Poi ci sono Pompei, Sorrento, Napoli e Capri. Ultimamente sta decollando anche il Cilento, i turisti oltre Paestum vogliono scoprire i vari borghi. Per quanto riguarda Salerno città le richieste maggiori riguardano la Cattedrale, il Giardino della Minerva e il Castello d’Arechi. Questo è un itinerario tipico ma ci sono anche richieste specifiche, ad esempio dei turisti mi hanno chiesto di visitare il Museo Papi». Molto però si può ancora fare per rendere Salerno turistica. «Proprio pochi giorni fa abbiamo avuto un incontro con l'assessore Roberto De Luca – spiega De Angelis – affinché si prodighi a inserire un itinerario Salerno tra quelli che vengono proposti sulle navi da crociera perché ci sono spesso centinaia di persone che girano per il centro storico senza una meta».

E ancora. «Non tutti gli operatori della ristorazione sono pronti a ricevere gli stranieri e poi bisognerebbe rivedere alcuni aspetti del trasporto pubblico potenziando, ad esempio, alcune corse almeno in determinati periodi dell’anno come quelle che portano al castello». Per alcuni aspetti, quindi, Salerno non è ancora preparata. «Il fatto – continua la guida – è che oggi in poche settimane arriva lo stesso flusso di turisti che in passato arrivava in un intero anno. Ci sono quindi delle difficoltà ad orientare e intercettare. I più giovani si informano tramite la rete, ma i più anziani hanno qualche difficoltà. Da questo punto di vista giudico positiva l’esperienza di Welcome to Campania che cercano di sopperire a delle esigenze particolari». ©RIPRODUZIONE RISERVATA