il ddl in discussione

Scatteranno condanne severe per chi non presta soccorso

Pene più severe per chi causa un incidente stradale ma anche per i pirati della strada. Le cose potranno cambiare in Italia quando sarà introdotto il reato di omicidio stradale. Il disegno di legge...

Pene più severe per chi causa un incidente stradale ma anche per i pirati della strada. Le cose potranno cambiare in Italia quando sarà introdotto il reato di omicidio stradale. Il disegno di legge che ne prevede l’introduzione è stato approvato al Senato ed ora deve tornare alla Camera. Dispone il carcere da otto a dodici anni (per chiunque guidi con un tasso alcolemico sopra 1,5 grammi/litro o sotto l'effetto di droghe e per i conducenti che svolgano attività di trasporto persone con tasso sopra 0,8 g/l o sotto l'effetto di sostanze; da 7 a 10 con il tasso alcolemico superiore a 0,8 ma non a 1,5 g/l e non sotto l'effetto di droghe). Per i pirati della strada pena aumentata della metà se il conducente si dà alla fuga.

Da anni numerose associazioni si battono per introdurre modifiche al codice della strada, per avere più controlli e prevenzione e per introdurre il reato di omicidio stradale. «Con la previsione di tale reato viene finalmente introdotta la certezza della pena - spiega Davide De Mese, dell’associazione Unasca - Viene introdotto il principio che chi commette un reato deve essere punito. Più in generale bisogna lavorare sulla sicurezza stradale. L’associazione Unasca nel 2005 aprì un osservatorio spesso in sinergia con il Codacons attento a questo tema, che aveva come scopo ridurre gli incidenti stradali. Fummo spesso ascoltati. Ad esempio caldeggiammo l’uso delle rotatorie agli incroci, come avveniva in altre regioni, come l’Emilia Romagna».

Per quanto riguarda il fenomeno dei pirati della strada, di coloro che investono le persone e scappano, Del Mese è convinto che sia da ricondurre ad un problema di assicurazioni. «Spesso chi fa il pirata della strada ha un bollino falso o non ha pagato l’assicurazione per ragioni economiche - spiega Del Mese - La questione della falsificazione potrà essere in parte risolta da ottobre quando sparirà il contrassegno e quindi non sarà più possibile avere in auto dei bollini falsificati e non regolari. Quanto al bollo auto bisogna comunque ricordare che in altri paesi europei non si paga e che in altre regioni sono previste delle agevolazioni, quindi anche in Italia si potrebbero introdurre delle misure per incidere di meno sulle tasche degli automobilisti. Ma finchè c’è, bisogna pagarlo».

Per Del Mese, gli incidenti stradali potranno essere ridotti se i conducenti delle auto faranno maggiore attenzione alla sicurezza, bisogna cominciare dalle scuole, fare maggiore ricorso all’istituto della “guida accompagnata”: prevede nella fase di passaggio dalla guida del motorino alla macchina, che il ragazzo intorno ai 17 anni possa avere una guida, un tutor che lo segua per imparare ad essere prudente.

«Gli ultimi rilevamenti Istat sui sinistri stradali in Italia pubblicati dal Sole 24 Ore danno l’immagine di un’Italia anche in questo settore divisa in due. Il settentrione che ha fatto passi da gigante in questo settore ed il Sud perennemente in debito di ossigeno. Bisogna invertire questa tendenza».

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