ambiente e inquinamento/2 

Scarti di olive sversati nel Cornea 

Nere le acque a Montecorvino dove vengono scaricati i residui

MONTECORVINO ROVELLA. Acque del fiume Cornea di colore nero, scatta la protesta sui social network. A fare indignare gli utenti del web, due foto pubblicate su Facebook da un cittadino che avrebbe visto un imprenditore sversare acque di vegetazione nel affluente. Il testimone, nel messaggio postato in rete, afferma di aver ripreso l’imprenditore mentre sversava scarti di lavorazione di olio nel corso d’acqua: «Così – scrive - si presenta il fiume Cornea durante il periodo della macina delle olive, per non parlare poi della puzza degli scarti della lavorazione i quali risulta asfissiante». Infine l’annuncio: «Ho visto anche chi ha sversato i liquami e a breve pubblicherà il video».
Le reazioni da parte dei cittadini di Montecorvino Rovella, non sono mancare. Vinicio Colangelo di Cittadinanza Attiva, annuncia che presenterà un esposto ai carabinieri: «È ora di monitorare e denunciare alle autorità competenti il disastro ambientale, alcuni frantoiani irresponsabili, per risparmiare sullo smaltimento controllato, sversano con banditismo nel fiume Cornea inquinando l’ecosistema». Fabio, invece, parla di una questione atavica: «Questo è un problema che si verifica ormai da anni in questo periodo, per colpa di imprenditori irresponsabili che invece di operare secondo le regole imposte dalla legge, sversano nei valloni o in fognatura le acque di vegetazione. Tutti lo sanno, organi competenti compresi, ma nessuno ha il coraggio di denunciare».
Lo scorso anno i carabinieri del Nucleo tutela ambientale denunciarono e multarono due imprenditori del posto. Il fiume Cornea, lungo 13 chilometri, nasce sui monti Picentini dal Varco della Noce, percorre la Valle dell’Oglio, attraversa Montecorvino e si getta nel fiume Tusciano in località Monticelli di Olevano sul Tusciano.
Roberto Di Giacomo
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