Scarichi fuorilegge Passata al setaccio l’area di San Martino

Le guardie ecologiche hanno controllato le abitazioni private Nel mirino anche le aziende che operano nell’area industriale

Cattivi odori, fenomeni di affioramento nel torrente di schiume chimiche e vapori, attacchi di nausea, cefalea, vomito, reazioni allergiche, presenza di enormi ratti.

Il tratto del torrente Cavaiola che insiste sul territorio metelliano, a causa del degrado denunciato da più cittadini, è adesso caduto sotto l’attenzione della Protezione Civile e Ambientale-Guardie Ecozoofili. Infatti, tra la porzione di territorio afferente San Martino e quella denominata “Zona Industriale”, si concentrano anche le attività di controllo delle Guardie Ittiche Anpana. Tutto nasce in seguito a delle formali denunce da parte di numerosi cittadini residenti in queste località, in merito alla percezione di maleodoranti vapori provenienti dal torrente Cavaiola. Le neo guardie Anpana si sono da subito attivate al fine di risalire ai responsabili di tale fenomeno. La sezione provinciale ha messo in opera particolari accertamenti per riuscire ad individuare i responsabili dei fatti che da molto tempo ingenerano tale disagio ai residenti. Il responsabile provinciale, Vincenzo Senatore, ha riferito che le attività istruttorie, effettuate anche con l’ausilio di esperti specializzati in materia, sono oramai in fase protratta ed avanzata. «Alcune persone della zona industriale di Cava sono venute in sede e hanno esposto denunce. Hanno specificato da quanto anni si verifica questo problema. Abbiamo iniziato accertamenti a partire da zona San martino. Qui ci sarebbero abitazioni dove non esistono fosse settiche e scaricano in un torrente fino ad arrivare al Cavaiola».

Lo sviluppo delle indagini non si farà tardare e le conseguenze, sia per privati che per il comparto industriale, toccheranno il livello amministrativo e quello della procura nocerina. «Trasmetteremo tutto il materiale in procura», dice Senatore. «Siamo in procinto di effettuare analisi. Per adesso siamo concentrati sugli scarichi abusivi sul piano privato. Ci faremo autorizzare dal pm per ulteriori accertamenti». Salate le contravvenzioni che verranno spiccate a danno di chi sversa illecitamente nel torrente. Per scarichi cosiddetti “normali” si parla di almeno mille euro di multa. Su quelli pericolosi, si scade nel penale. A detta dello stesso Senatore, ci sarebbero anche molte vecchie denunce accumulate negli anni, che però nessuno ha mai tenuto in conto. «Con altri colleghi stiamo facendo il possibile sul tratto San Martino fino alla zona industriale. Importante, però, che questi controlli vengano fatti in continuità. Il lavoro ha un senso se è periodico, anche scendendo lungo le sponde fluviali. Il nostro obiettivo – conclude il responsabile provinciale – è di poter al più presto riuscire a dare risposte a questa gente. Non si risolverà tutto subito ma prenderemo qualcuno».

(d. s.)

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