«Scardinato il sistema di potere»

Cariello: «Metterò subito mano alla macchina amministrativa, la gente vuole cambiare»

EBOLI. «Affidiamo a San Vito il mandato del neo sindaco Massimo Cariello, affinché operi per il bene della collettività». Sono queste le parole pronunciate dai religiosi sulle scale del Duomo di Eboli e che ieri hanno chiuso la processione del patrono. Parole che Massimo Cariello non si aspettava. In prima fila con la fascia tricolore datagli dal commissario prefettizio Vincenza Filippi che questa mattina ha incontrato «per un primo colloquio prima del passaggio di consegne», dicono da Palazzo di città. Un passaggio che avverrà a breve ma che ieri sembra essere già stato ufficializzato dagli applausi della gente. «Per chi battete le mani?» Ha chiesto qualcuno. «Per Massimo», è stata la risposta.

Sindaco, è finita?

Siamo solo all’inizio. Essere scelto dai cittadini vuol dire avere la responsabilità di dar loro risposte.

Una bella responsabilità che arriva dopo cinque anni di opposizione.

Sono stati anni duri. Siamo stati leali con il nostro mandato e coerenti con una linea che oggi ci ha premiato. L’emozione è forte, incredibile, vissuta col fiato sospeso fino alla fine.

Cosa dice al suo avversario?

Posso solo augurargli buon lavoro. È stata una campagna elettorale dai toni a volte aspri che non ho condiviso, né io né la coalizione. Avevamo gli argomenti, avevamo un obiettivo: Eboli ed il suo bene e per il suo bene oggi dico che, al di là della campagna elettorale, sono e sarà il sindaco di tutti.

E la famosa filiera?

Le filiere che abbiamo sono quelle dei prodotti agricoli della nostra Piana. Quelle che dovremmo difendere sul mercato italiano ed internazionale.

Molti parlavano di un accordo con Melchionda. Chi c’è dietro Massimo Cariello?

Dietro di me? Nessuno. Accanto a me ci sono i cittadini che mi hanno scelto.

Qualcuno giudica la sua elezione come la fine di un’era.

I cittadini hanno scelto di dare una sterzata chiara al corso delle cose in questa città, spazzando via un sistema di potere.

Come giudica il comportamento di Forza Italia?

Si è trattato di un comportamento ambiguo che non ha pagato. Le divisioni, come ha dimostrato il risultato elettorale, non fanno bene alla politica ed i cittadini lo capiscono.

Il suo primo atto?

Riorganizzare la macchina amministrativa.

E la giunta?

Sarà una conseguenza dei lavori del gruppo che mi ha sostenuto.

A chi dedica la vittoria?

Non posso che dedicarla alla squadra, alla colazione che mi ha supportato permettendomi di giungere a questo punto, avendo fiducia in me come loro punta di un iceberg fatto di professionisti, persone coscienziose che non hanno bisogno della politica ma che possono dare tanto alla politica. Persone che sono prima di tutto cittadini che amano Eboli. Ma un pensiero particolare va alla mia famiglia, a mia madre. E alla mia compagna che mi hanno sostenuto sempre durante tutto questo percorso. Ora, però, tutti a lavorare. Abbiamo risposte da dare alla nostra città.

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