L'APPELLO

Scandalo Facebook, anche co-founder WhatsApp si unisce a campagna #Delete

Brian Acton: "E' ora di abbandonare il social network"

NEW YORK (Usa) - Anche Brian Acton, co-founder di WhatsApp, il servizio di messaggistica acquisito per 19 miliardi di dollari da Zuckerberg nel 2014, si è unito alla campagna #DeleteFacebook. 'E' ora' ha scritto in un tweet, aggiungendo l'hashtag della campagna, diventata virale sui social network in seguito alle rivelazioni sull'uso improprio dei dati di 50 milioni di utenti da parte di Cambridge Analytica. Una situazione che ha avuto conseguenze pesanti per la società di Mark Zuckerberg che, secondo il tech magazine Recode, in 2 giorni avrebbe perso 50 miliardi di dollari a Wall Street in valore di mercato.

Senza contare le richieste di chiarimenti che arrivano dalle autorità degli Stati Uniti, di Gran Bretagna e dell'Unione Europea. Brian Acton, che a settembre ha lasciato la guida dell'app (l'altro co-founder, Jan Koum continua a guidare la società), accreditato da Forbes di un patrimonio personale netto di 6,5 miliardi, si era impegnato con la propria fondazione in attivita' no profit e il mese scorso ha investito 50 milioni di dollari in Signal, un servizio alternativo a WhatsApp.

Acton non è il primo ex dirigente di Facebook a esprimere critiche alla società, dopo averla lasciata. L'anno scorso, l'ex capo dello sviluppo Chamath Palihapitiya ha dichiarato: "Abbiamo creato strumenti che stanno lacerando il tessuto sociale che fa funzionare le nostre società". Dello stesso avviso anche le dichiarazioni di ex come Sean Parker, Justin Rosenstein e come l'investitore Roger McNamee.