Scambiato per ladro, panico a Gromola

L’uomo inseguito di notte in auto da una pattuglia delle “ronde”. «Ero con mia figlia, sono corso dai carabinieri»

CAPACCIO PAESTUM. Residenti scambiati per ladri e inseguiti da chi, in questi giorni, sta effettuando le ronde per contrastare l’escalation di furti nella contrada di Gromola. Tanta paura e tensione per i protagonisti della vicenda, che hanno temuto di essere rapinati pensando, a loro volta, che i due uomini fossero dei ladri.

A raccontare il singolare episodio, avvenuto nella serata di venerdì, è lo stesso protagonista, vittima dell’equivoco perché indossava un passamontagna, per difendersi dal freddo, e guidava una vecchia Fiat Punto verde.

«Intorno alle 21, stavo rientrando a casa – racconta C.G. particolarmente scosso per l’accaduto – ero andato a prendere mia mia figlia a lavoro. Quando siamo giunti a Gromola, dove vivo, in prossimità dell’Istituto Alberghiero, una piccola utilitaria di colore chiaro, con a bordo due uomini, mi ha affiancato e ha iniziato a inseguirci. Ho subito pensato che potevano essere dei ladri, considerato i tanti furti che si stanno verificando nella nostra contrada». Da settimane infatti, la borgata è nel mirino di malviventi che mettono a segno i colpi sia durante il giorno che nelle ore notturne. Una situazione che ha spinto i residenti ad avviare delle ronde notturne nel tentativo di contrastare il fenomeno a tutela della propria sicurezza.

«Ho continuato a guidare e ad un certo punto – evidenzia C.G. - mi sono fermato davanti casa di un mio parente, ho suonato più volte il clacson sperando che si allontanassero, ma non lo hanno fatto. Allora mi sono diretto verso Capaccio scalo, per diverse volte mi hanno affiancato, ho avuto tanta paura anche perché in macchina con me c’era pure mia figlia. Giunti in piazza Santini, si sono allontanati».

È probabile che i due uomini si siano resi conto che non si trattava di ladri e hanno deciso di bloccare l’inseguimento. C.G. ha raccontato la vicenda ai carabinieri e alla polizia locale. E, sono stati gli stessi carabinieri a rassicurare l’uomo che si trattava sicuramente di persone che effettuano le ronde. L’equivoco potrebbe essere stato causato proprio dal fatto che C.G. indossava un passamontagna ed era alla guida di una vecchia Punto.

«Comunque sia – conclude C.G. – chi effettua le ronde non può certo inseguire le persone, creando il panico. Al massimo nel dubbio avrebbero dovuto segnalare la targa della mia auto ai carabinieri, non si possono sostituire alle forze dell’ordine: si rischia che capiti qualcosa di ancora più grave. Una persona vedendosi inseguita avrebbe anche potuto perdere il controllo dell’autovettura e finire fuori strada. Io e mia figlia ci siamo spaventati moltissimo».

La contrada di Gromola da qualche tempo si è trasformata in un far west. Durante le ore notturne i residenti esasperati dalle continue incursioni dei malviventi, al minimo rumore sospetto, sparano dei colpi in aria soprattutto con i fucili per sventare ipotetici furti. E qualcuno ha anche acquistato un’arma nel timore di subire un’incursione dei ladri. Una situazione sicuramente pericolosa, che alimenta una “giustizia fai da te” che andrebbe evitata.

Angela Sabetta

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