Scambi di accuse tra Galdi e Cicalese sul caos dei rifiuti

Il sindaco: «Ha fatto saltare la fusione per i propri interessi» La replica: «Ho chiesto un confronto pubblico, non lo vuole»

Il braccio di ferro tra Marco Galdi e il Consorzio di bacino Salerno 1 si sposta sui social network. Ieri il sindaco si è scagliato contro il direttore dell’ente consortile Stefano Cicalese – peraltro candidato sindaco di Città Democratica – accusandolo di aver fatto saltare, per interessi personali, l’operazione di fusione del Consorzio in Metellia per la gestione unica del servizio rifiuti. Su facebook Galdi ha pubblicato una nota nella quale, a suo dire, «si capisce bene come qualche dirigente si era “proposto” per un trasferimento che non essendo stato accettato dal Comune ha fatto saltare l’accordo». Il riferimento è a Cicalese, il quale è al primo posto nel documento in cui il Consorzio, di fatto, trasmette al Comune «l’elenco del personale indiretto-amministrativo, distinto per data di assunzione, livello, mansione e tipo di inquadramento». Nella nota si specifica: «Nel piano di ripartizione le unità indirette o amministrative oggetto del passaggio ammontano a sette». In cima c’è appunto Cicalese con la qualifica di dirigente e, a seguire, operatori dal settimo al terzo livello. Per porre enfasi sull’attacco frontale a Cicalese, Galdi ha anche pubblicato, sempre su Fb, una nota della Federazione italiana lavoratori ambiente e servizi. Nel documento – inviato lo scorso 29 gennaio – i sindacati confermano «la stima nei confronti del sindaco Marco Galdi che, sin da subito, ha condiviso e preteso il rispetto dei diritti dei lavoratori del Consorzio Salerno 1, impegnati nella commessa di Cava».

Pronta la replica di Cicalese, che in una nota ha sottolineato: «Sono passati diversi giorni da quando, in tutti i modi possibili, ho chiesto al sindaco un incontro pubblico al fine di fare chiarezza sulle continue menzogne che trasmette ai cittadini. Non avevo dubbi sul fatto che non avrebbe accettato il dibattito pubblico, sapendo da subito di essere smentito; l’unica cosa che sa fare è pubblicare su facebook alcune note inviate dal Consorzio a firma del commissario Siani». Ha, inoltre, aggiunto: «Se pubblicasse i successivi documenti, le persone verrebbero a conoscenza che la nota in oggetto era stata superata. Avrebbe dovuto pubblicare la delibera di giunta del 30 gennaio, da cui si evince che ancora a quella data non aveva idea delle prevedibili economie derivanti dall’affidamento del servizio al gestore unico. Non so come il sindaco può dire che c’è un risparmio di un milione di euro se ancora non ha fatto i conti». Il caso finirà in Consiglio comunale giovedì prossimo.

Alfonsina Caputano

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