Scafati, via della Resistenza nel caos per i lavori "infiniti"

Riqualificazione di via della Resistenza a Scafati: ancora caos, lavori in corso e tensione tra i residenti. Il cantiere è stato aperto il 20 luglio del 2011. Da allora, tra ricorsi, interruzioni, riavvii a singhiozzo e zone lasciate in sospeso, si è proceduto lentamente e con grande difficoltà. Protestano residenti e commercianti della zona

Scafati. Non sembrano avviarsi alla conclusione i lavori di riqualificazione di via della Resistenza, la lunga arteria ad altissima densità abitativa che da mesi resta soffocata tra polvere, scavi, transenne e traffico in tilt. I lavori di rifacimento e realizzazione di marciapiedi e di manutenzione dell’impianto di pubblica illuminazione sono stati inaugurati il 20 luglio del 2011.

Da allora, tra ricorsi, interruzioni, riavvii a singhiozzo e zone lasciate in sospeso, si è proceduto lentamente e con grande difficoltà. Sui tempi per il ripristino della normalità si è messo un grosso punto interrogativo. Non è possibile camminare sui marciapiedi perché incompleti, la strada è occupata in parte dalle transenne e in parte dalle automobili che transitano. Il transito dei pedoni è difficoltoso ed espone al rischio di cadute. Signore anziane con le buste della spesa, mamme a spasso con i passeggini, ragazzini che rientrano dalla scuola sono costretti a passare per strada, tra i gas di scarico delle automobili ed a proprio rischio e pericolo.

La strada è stata ristretta alquanto, nonostante il doppio senso di marcia – che ora sarà più sofferto - a vantaggio dei marciapiedi, che sono stati ampliati con delle sporgenze che limiteranno ulteriormente la sosta. “Abbiamo protestato vivacemente – spiega il proprietario di un bar di via  della Resistenza – sia con l’ingegnere Nicola Fienga, responsabile del Servizio Ambiente, che con l’architetto Maria Gabriella Camera, Responsabile dell’ufficio Lavori Pubblici, a cui abbiamo consegnato una petizione. La sosta è stata mortificata e molti nostri clienti non vengono con la stessa frequenza di prima perché hanno difficoltà a parcheggiare. I marciapiedi larghi a cosa servono se ci vengono a mancare i clienti?”. Identiche le lamentele del tabaccaio, del macellaio e del pescivendolo, così come quelle degli altri esercenti della zona che già contano i danni economici di questi lavori che sem-brano non voler finire.

I residenti sono stanchi di subire disagi e respirare polvere: “Prima la questione dell’antenna – spiega Edoardo Troisi – poi il prolungarsi dei lavori. Siamo stanchi di essere trattati come cittadini di serie "B". Per far sentire la propria voce, i residenti hanno costituito un comitato di quartiere, ora trasformatosi in movimento civico. “‘Ora basta’ è nato con lo scopo di tutelare i residenti - spiega il presidente Raffaele De Luca - ed accogliere le loro istanze. Il numero degli iscritti continua a crescere e ci arrivano richieste di aiuto da altre zone della città”.