IL CASO

Scafati, la società dei videopoker: «Niente affari con il clan»

La “Visco Matic” prende le distanze dall’inchiesta sulla cosca dei Matrone. L’avvocato: «Mai stati un’azienda di Sicignano, lavoriamo da anni in trasparenza»

SCAFATI - Racket e usura nel nome del clan Matrone, la “Visco Matic” prende le distanze dall’inchiesta della Procura Antimafia che ha portato a 21 arresti, decimando il clan Matrone di Scafati. L’azienda, impegnata nella gestione, nell’installazione e nell’assistenza tecnica di tutto ciò che riguarda le slot machine, era stata tirata in ballo nell’ordinanza - firmata dal giudice per le indagini preliminari Vincenzo Pellegrino - , perché finita nel mirino di Giuseppe Buonocore , alias “Zio Peppe”, e reggente della cosca fondata dal suocero Franchino Matrone , in merito a una cessione delle quote societarie. Nonostante ciò, l’azienda, attraverso l’avvocato Francesco Pascale , respinge ogni addebito.

«La “Visco Matic” non è e non era un’azienda di Francesco Sicignano , alias “mano mozza”, e non ha alcun legame con persone legate a realtà malavitose », fa sapere il legale dell’impresa delle slot . Prendendo le distanze da quanto ricostruito nell’ordinanza firmata dal gip. «La società - soggiungono - opera da anni sul mercato italiano in regime di assoluta trasparenza e legalità. Nulla ha a che vedere con i cosiddetti videopoker o con il gioco d’azzardo. Le apparecchiature installate negli esercizi commerciali sono tutte a norma di legge, garantite e controllate dalle società concessionarie autorizzata dei Monopoli di Stato».

E fa sapere ancora che «la “Visco Matic” è stata fondata nel 2004 e ha l’obiettivo di fornire servizi per l’ e- business del gioco lecito, operando in tale conformità con gli indirizzi emanati dai Monopoli di Stato ed è regolarmente iscritta nell’elenco dei soggetti che svolgono attività funzionali alla raccolta del gioco mediante apparecchi da divertimento e terminali da intrattenimento». Respinto, dunque, ogni coinvolgimento con i clan dell’Agro nocerino, come era stato ricostruito dai pm della Direzione distrettuale Antimafia di Salerno. «La “Visco Matic” è sottoposta a controlli rigidissimi, rispetto a quanto prevede la normativa vigente - ha continuato il legale dell’azienda - . La società dà lavoro con contratti regolari a 20 persone, tra collaboratori e dipendenti, su tutto il territorio regionale e non solo su Scafati. Il che dimostra che non necessità di presunti “aiuti criminali” diretti all’illecita concorrenza sul mercato».