Scafati, il sottopasso è sempre chiuso

Allagato dai temporali e pieno di rifiuti, è un riparo per i senzatetto

Scafati. Resta chiuso il sottopassaggio della stazione: i recenti allagamenti lo hanno reso inutilizzabile e dunque i viaggiatori sono costretti ad attraversare i binari anche in caso di condizioni atmosferiche avverse.

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E’ trascorso quasi un anno da quando sono stati realizzati i lavori di restyling della stazione ferroviaria cittadina. La struttura era obsoleta e si è reso necessario un rifacimento dell’intero fabbricato. In quell’occasione - i lavori sono durati alcuni mesi, durante i quali la stazione ha continuato ad essere aperta - è stato realizzato il sottopassaggio per permettere ai viaggiatori di passare da un binario all’altro senza attraversare la strada ferrata. Ma qualcosa è andato storto. Da subito si sono verificati problemi di ristagno e di umiditá. Con l’arrivo dell’autunno e dei primi temporali, poi, il sottopasso è diventato impraticabile.

Inizialmente si è pensato di correre ai ripari utilizzando le autopompe per aspirare l’acqua, ma il problema non si è risolto. Il sottopasso è stato chiuso per impedirne l’utilizzo, ma in modo provvisorio - da un lato con un nastro di plastica e dall’altro con una transenna appoggiata alle scale. Ma c’è chi ci scende e addirittura ci dorme. Lo dimostra la presenza di coperte, bottiglie e carte, lasciate probabilmente da senzatetto che si rifugiano lá sotto di notte.

Vincenzo, 22 anni, viaggiatore abituale, racconta: «Uso il treno per raggiungere il luogo di lavoro. Appena è stato chiuso il sottopasso, ricordo che molti ragazzi spostavano l’ingombro e scendevano lo stesso. I frequentatori della stazione sono per lo più studenti. Ora è diventato impossibile scenderci, per l’umiditá e la sporcizia». Francesca, 19 anni, usa abitualmente il treno per l’universitá: «Per me il sottopassaggio era comodo e sicuro, ma è durato poco. Ora ci tocca passare sui binari».

Sulla questione interviene il geologo Orazio Patti: «Era inevitabile che il sottopassaggio si allagasse. La zona di via Diaz, dove si trova la stazione, è soggetta ad allagamenti, gli stessi che coinvolgono il vicino rio Sguazzatorio. Il sottopassaggio è stato costruito troppo vicino alla falda acquifera e con i picchi di ricarica idrica dovuti agli acquazzoni è stato invaso dall’acqua. Al problema non c’è soluzione».

Maria Rosaria Vitiello

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