Scafati, il Comune dovrà risarcire Nappo

Secondo il Consiglio di Stato l’esproprio dell’area alla frazione di San Pietro è illegittimo. Si rischia una stangata milionaria

SCAFATI. Illegittimo l’esproprio della Piazzetta del Gesù, lo spazio acquisito per la realizzazione del “Centro sociale di S. Pietro”. A stabilirlo il Consiglio di Stato cui ha fatto ricorso il proprietario Vincenzo Nappo. E Il Comune rischia una stangata di circa due milione di euro.

L’Ente, secondo quanto stabilito dalla sentenza, sarà costretto a risarcire il proprietario dell’ex piazzetta del Gesù in via Poggiomarino. Secondo i giudici amministrativi è “dubbio” il comportamento del Comune di Scafati che ha negato il permesso a costruire in sanatoria presentato da Nappo per piazzetta del Gesù. Ha avuto ragione – per adesso - il proprietario di quel terreno sul quale è stato costruito e recentemente inaugurato il “Centro sociale di S. Pietro”. Un’opera pubblica al centro di numerose polemiche e che il sindaco Aliberti ha sempre ritenuto essere emblema della legalità. Proprio all’inaugurazione, infatti, aveva sostenuto di aver «confiscato al pregiudicato Vincenzo Nappo quella proprietà». Il 22 dicembre, però, i giudici amministrativi hanno depositato la sentenza in favore di Nappo, difeso dall’avvocato Oreste Agosto: solo il Comune, secondo i giudici, ha compiuto un atto illegale acquisendo la piazza del Gesù e demolendola in fretta e furia. Nappo non ha commesso illeciti e il suo abuso poteva essere condonato. Nappo aveva realizzato, infatti, una piazzetta ad uso pubblico e gratuito sul suo terreno in via Poggiomarino, ma il Comune gliela espropriò intimandogli di demolire la realizzazione per edificare un centro sociale finanziato dalla Regione. L’opera fu portata avanti da Aliberti. Tra querelle e errori di notifiche, Nappo arrivò a presentare una richiesta di permesso a costruire in sanatoria per quella struttura. Una richiesta che fu rigettata. Ora il Consiglio di Stato ha dichiarato che il comportamento del Comune fu illegittimo: Vincenzo Nappo aveva infatti tutte le carte in regola per “condonare” quella piazzetta in quanto rientrava nell’uso previsto dalle norme per quell’area. Per il Consiglio di Stato «è irrilevante che il Comune volesse realizzare il centro sociale in quella piazza. Nappo aveva il pieno diritto di proprietà di quel terreno di via Poggiomarino e poiché era in regola col Piano regolatore generale vigente, aveva il diritto di ottenere il permesso a costruire in sanatoria». Il Comune decise, però, di procedere con un’acquisizione al patrimonio comunale. Una procedura definita “illegittima” dal Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di Nappo. La vicenda di piazzetta del Gesù è iniziata anni fa. A ristabilire chi ha commesso l’illecito è stato il Consiglio di Stato.

Dice Agosto: «Nappo ha diritto ad avere indietro la sua proprietà o a ottenere un risarcimento molto cospicuo. La sentenza dimostra che il Comune ha usurpato i beni di Nappo attraverso dei provvedimenti illegittimi ed un’acquisizione illecita. Nappo aveva il pieno diritto ad ottenere quanto meno il permesso a costruire in sanatoria: ora gli sia restituita la sua proprietà».

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