Scafati, i vigili tornano a casa Coppola

Presunti abusi edilizi: nuovo sopralluogo, nel mirino il presidente del consiglio comunale

SCAFATI. Presunti abusi edilizi a casa del presidente del consiglio comunale, Pasquale Coppola. Ieri mattina, gli uomini del locale comando di Polizia municipale hanno effettuato un sopralluogo per verificare l’attendibilità delle denunce scritte in una lettera anonima giunta a Palazzo Mayer poche settimane fa. Coppola comunque è fiducioso sull’operato dei vigili: «Ho ereditato l’immobile dai miei genitori così com’è oggi – ha spiegato – eventuali difformità, se fossero riscontrate, saranno da me prontamente risolte».

Già nei scorsi giorni la polizia locale di Scafati ha effettuato un sopralluogo presso l’abitazione del presidente in località Trentuno. «La prima volta pur facendoli entrare in giardino e lasciandoli fotografare l’immobile, non ritenni opportuno farli entrare in casa in quanto avevo mio figlio appena nato e mia moglie ancora a letto per i postumi del parto», ha precisato Coppola.

Secondo indiscrezioni, a casa di Coppola, sarebbero state riscontrate diverse violazioni ma è ancora tutto da chiarire. Ispezioni sarebbero avvenute anche nel centro sportivo.

Le lettere, che sanno di rappresaglia politica, giunte a Palazzo di Città qualche settimana fa, hanno infuocato il dibattito politico. Nel mirino del “corvo” sono finiti gran parte dei rappresentanti dell’opposizione e anche il presidente del Consiglio. Lettere - almeno dieci - firmate con nomi probabilmente inventati nelle quali si denunciano illeciti edilizi, rapporti poco leciti e presunte illegittimità.

Intanto questa sera è previsto il consiglio comunale, che, salvo imprevisti, avvierà l’iter per la decadenza del sindaco. Aliberti ha presentato infatti un ricorso al Tar contro l’annullamento, firmato dal comune di Scafati, della segnalazione certificata di inizio attività per la costruzione di un garage con tettoia presso la sua abitazione. L’atto è stato notificato dall’ufficiale giudiziario. La notizia, però, ha scatenato le polemiche dell’opposizione, che, invece, chiede al primo cittadino di rinunciare alla decadenza e di dimettersi. «In altri tempi avrei eliminato il contenzioso - ha detto il sindaco - ma il clima violento che una parte dell’opposizione ha scatenato in città e il sospetto nei confronti dell’azione amministrativa non mi fanno lavorare con serenità».

Luigi Novi

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