VERSO LE ELEZIONI

Scafati, fake news con i verbali dei pentiti

Sui profili dei social network finiscono gli atti dell’inchiesta Sarastra

SCAFATI - I profili social fasulli animano la campagna elettorale a Scafati e tirano fuori nuovi “scheletri” dall’armadio. Qualcuno dei “bersagli” però non ci sta e si reca direttamente in Procura per denunciare. Nella città commissariata per infiltrazioni malavitose due anni e mezzo fa, a infiammare la nuova sfida per la fascia tricolore, che vede impegnati ben nove aspiranti sindaco, sono personaggi fittizi che si celano dietro un nome inventato. Diversi i candidati finiti nel mirino di tale Giuseppe Cavallaro, o meglio di colui che ha scelto tale identità per agitare le acque, finanche pubblicando sui social network le carte dell’inchiesta Sarastra, che ha determinato lo scioglimento del Comune e vede tuttora sotto processo per voto di scambio l’ex sindaco Pasquale Aliberti, la moglie e consigliera regionale Monica Paolino, il fratello Nello, esponenti del clan Loreto-Ridosso, nonché funzionari e dirigenti dell’ente di palazzo Mayer. Il soggetto in questione ha diffuso su Facebook i verbali del collaboratore di giustizia Alfonso Loreto junior, chiamando in causa l’ex primo cittadino di Scafati, ma non solo. Tra i nomi che compaiono nei documenti relativi all’interrogatorio del pentito c’è quello di Raffaele Sicignano, ex assessore nell’amministrazione Aliberti e ora candidato nella coalizione a sostegno di Cristoforo Salvati.

Francesco Ienco