Scafati, clan e incubo dello scioglimento «Aliberti si dimetta»

Le opposizioni consiliari compatte contro l’amministrazione «Il governo della città è in panne, occorre cambiare subito»

SCAFATI. Comune di Scafati a rischio scioglimento per infiltrazioni malavitose: i membri della minoranza scendono in campo e invitano il sindaco Pasquale Aliberti a farsi da parte. «È meglio che si dimetta per evitare questa disastrosa pagina politica – è il parere di Mario Santocchio, consigliere di Fratelli d’Italia – Questa città ha bisogno di nuovi stimoli, una nuova classe politica capace di dare risposte ai cittadini».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la segretaria dei “dem”, Margherita Rinaldi: «È da tempo che sosteniamo che l’amministrazione Aliberti ha fallito sul piano politico ed anche finanziario. Un Polo scolastico ridotto a macerie, un Piano insediamenti produttivi bloccato, un Piano urbanistico comunale fermo, un progetto ex Copmes mai decollato e ancora l’allarme ambiente, quello sicurezza, la crisi del commercio e nessuna risposta politica concreta. A ciò si aggiunge un rischio crac sempre più impellente per gli enormi debiti accumulati a fronte di tanti sprechi per nomine, incarichi, staff e comunicazione. Tutto avremmo voluto però tranne che la fine di questa brutta esperienza avvenisse per mano di una Commissione d’accesso e passasse per lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche. Certo, non ne siamo sorpresi».

Il Partito democratico da tempo pone un problema di legalità e trasparenza dell’azione amministrativa: «Siamo stati i primi a porre la lente d’ingrandimento sulla figura della segretaria comunale, su certi legami poco chiari e sulla presenza di molte ditte esterne qui a Scafati per la realizzazione di lavori pubblici – ha continuato Rinaldi – e se questo è un finale inevitabile, ne prendiamo atto. Certo non ne siamo felici perché ad uscirne macchiata è la città ed è una macchia che Scafati non merita. Non lo meritano i tanti giovani, uomini e donne che lottano quotidianamente contro la crisi, le difficoltà, i disservizi ma lo fanno con onestà e dignità».

Sulla vicenda interviene anche Scafati in Movimento: «A questo punto – dice Giuseppe Sarconio – riteniamo che lo scioglimento sia l’unica soluzione plausibile per riuscire a risanare col tempo la città che in tutti questi anni ha solamente subito i disastri di una politica pasticciona che ha lasciato un buco finanziario e strutture mai completate. Lo dimostrano lo scempio delle mancate infrastrutture sempre inaugurate e mai completate vedi rete fognaria o Polo scolastico».

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