Scafati: c’è l’accordo sui rimborsi

Intesa Comune-Cotucit per i canoni della depurazione antecedenti l’era Gori

SCAFATI. È stato raggiunto l’accordo tra il Comune e il Cotucit sui rimborsi agli utenti che avevano fatto istanza nel 2011 per i canoni della depurazione pagati negli anni 2000, 2001, 2002 e 2003. Già negli anni scorsi il Cotucit aveva inviato un sollecito all’ente per la restituzione dei canoni indebitamente richiesti fino al 2003 e alla Gori per le annualità dal 2004 al 2008.

Di fatto, con la sentenza della Corte Costituzionale 333/2008 si è stabilito che il canone non fosse dovuto perché il territorio comunale è sprovvisto di servizi di depurazione e sono stati riconosciuti i rimborsi ai cittadini che avevano versato una quota maggiorata per i canoni idrici pur in assenza del servizio. Poi, con la delibera del 2 agosto 2011 l’Ato ha stabilito che venissero liquidati i rimborsi. Grazie alla sentenza, il Cotucit – che da sempre si è battuto sulla questione depurazione – ha bloccato l’ente per i rimborsi e la Gori (subentrata nel 2004) dall’applicare il canone depurazione a partire dal 2008. Ma il Cotucit ha anche chiesto la retroattività della sentenza e sulle bollette della Gori ora stanno arrivando i rimborsi attraverso la compensazione.

«È una grande vittoria del Cotucit, perché abbiamo ottenuto il riconoscimento della legittimità della nostra battaglia e posto fine al lungo contenzioso – dichiara il presidente Raviotta - in più, dopo varie nostre sollecitazioni al Comune, siamo riusciti a raggiungere un accordo con il responsabile Cacchione per rimborsare la depurazione dal 2000 al 2003: oltre 200mila euro ai circa 1000 cittadini che hanno presentato domanda. Per molti altri che avevano fatto ricorso, in passato ci fu un accordo con l’amministrazione Bottoni di scalare dalle bollette la depurazione. Abbiamo proseguito la battaglia per estendere il beneficio a tutti, anche a chi aveva pagato per intero e non avevano ricevuto rimborso».

Maria Rosaria Vitiello

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