IL CASO

Scafati, aule nella ditta conserviera: il liceo perde la succursale

Le circa 12 aule non saranno più di disponibilità del liceo per via di una situazione igienico-ambientale non conforme

SCAFATI - La scuola ai tempi di Covid-19, per via delle nuove igienico sanitarie, ha sicuramente bisogno per una migliore riorganizzazione di spazi fruibili e salubri. Ma a Scafati il liceo Renato Caccioppoli perde la succursale per incompatibilità ambientale. Una preoccupazione che dura da tempo, e che diventa realtà nel momento di massimo bisogno di aule per evitare il sovraffollamento delle strutture scolastiche. È la triste notizie che viene dal Caccioppoli di Scafati, uno degli istituti scolastici della città con i suoi quattro indirizzi formativi e che conta al suo attivo 1.500 studenti dislocati in due plessi: la sede centrale in via Domenico Velleca e nella succursale di Via Sant'Antonio Abate.

Tuttavia, stato comunicato dall’ex Provveditorato di Salerno alla dirigenza scolastica che le circa 12 aule della succursale non siano più di disponibilità del liceo per via di una situazione igienico-ambientale non conforme ad un regolare svolgimento delle lezioni. Gli studenti e non solo, d’altronde, avevano denunciato la situazione da molto tempo prima dell'arrivo del Covid-19, dato che tale stabile era utilizzato circa cinque mesi l'anno come azienda conserviera e, da anni, chiedevano una nuova sede che sia di soluzione prima che fosse troppo tardi. Il momento è però arrivato, e nessuna alternativa è stata presentata. La storia surreale del sovraffollamento del liceo scafatese, così, continua inesorabile dal 20 15, e da parte della Provincia di Salerno nonostante qualche timido impegno non viene proposta ancora nessuna soluzione per risolvere il grave problema di edilizia scolastica sul territorio. L'unica idea presentata negli ultimi cinque anni ha riguardato una possibilità di recupero della vecchia sede del liceo, in via Martiri d'Ungheria, ma il tutto andò prematuramente in fumo per problemi legati alla funzione dei diversi piani della struttura, che era stata adibita, nel frattempo, a uffici professionali.

«Per ora né l’amministrazione comunale né la Provincia, investite del problema, hanno offerto un aiuto concreto », ha spiegato, in una lettera, gli esponenti della comunità scolastica del liceo, formata da dirigenza scolastica, docenti e studenti. Una lettera in cui si spiegano anche le mosse adoperate per evitare un pericoloso blocco della didattica: «La dirigenza scolastica, insieme al collegio dei docenti e al consiglio d’istituto, ha operato al meglio per garantire la ripresa delle attività anche per gli allievi del liceo Renato Caccioppoli di Scafati con una determina di rotazione delle classi nelle aule, ingressi con orari scaglionati e con una organizzazione del tempo scuola che preveda l’introduzione della sesta ora di lezione per tutti gli indirizzi ».

Alfonso Romano