Scafati, a Mariconda scoppia la protesta

Insetti anche nel cibo a causa dei residui di pomodoro non rimossi

SCAFATI. Emergenza ambientale: scoppia la rivolta nella palazzine di Mariconda. I residenti del civico 7 delle case popolari di via Gianlorenzo Bernini, contrada Mariconda, in via Santa Maria La Carità, sono in agitazione da giorni. Insetti di ogni tipo e miasmi insopportabili sono la conseguenza dell’incuria con cui la confinante fabbrica “Expom”, che da circa dieci giorni ha terminato la lavorazione dei pomodori, ha lasciato il materiale di risulta al centro del piazzale.

«Non ne possiamo più – si sfogano i residenti - i moscerini sono dappertutto. Sui balconi, nelle nostre abitazioni, dentro i cibi». Una signora con due bimbi mostra un piatto con una fetta di dolce piena di insetti. «Non faccio in tempo a mettere il piatto a uno dei miei figli che nel piatto dell’altro ci sono già gli insetti».

Prurito, allergie, starnuti, problemi respiratori sono alcune delle conseguenze. «A pochi passi c’è la scuola elementare, che è anche materna e asilo nido. In più, qui abitano anziani, portatori di handicap, dializzati e cardiopatici – spiega una donna - vogliamo essere ascoltati».

Ieri mattina un gruppo di residenti ha deciso di impedire il passaggio dei bambini diretti a scuola. Solo l’intervento della Polizia municipale ha contribuito a ripristinare la normalità. Intanto, sul posto sono sopraggiunti l’ingegnere Fienga ed alcuni dipendenti dell’ufficio ambiente, intervenuti già nei mesi scorsi. Sul posto anche Michele Raviotta, presidente del Cotucit. «La situazione igienico-sanitaria è gravissima. È necessaria una disinfestazione dell’area».

Maria Rosaria Vitiello

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