Scaduta la convenzione Proroga per il centro d’aiuto 

I senzatetto accuditi da “Venite Libenter” potranno rimanere per pochi giorni Ieri il Comune ha prolungato il servizio ma soltanto per l’emergenza freddo 

Il destino del dormitorio di via dei Carrari, che negli ultimi due mesi ha accolto i clochard e i dimenticati della città è segnato: sarà aperto fino a quando persisterà l’emergenza freddo, poi si dovrà trovare una soluzione alternativa. Il 28 febbraio è la data di scadenza della convenzione con la quale il Comune ha affidato gli spazi all’associazione Venite Libenter, che con i suoi volontari e la collaborazione della Protezione civile ha dato vita a questo spazio diventato molto più che un semplice dormitorio. Ieri il sindaco Vincenzo Napoli ha disposto il prolungamento e anche il rafforzamento del servizio in vista dell’ondata di gelo, ma poi bisognerà chiudere.
Con la proroga è stato anche comunicato che nell’adiacente ristorante sociale Elpis saranno offerti pasti caldi a chi trova ricovero nella struttura. Resta però inteso – salvo ripensamenti – che a gelo terminato tutti gli ospiti torneranno in strada in attesa che sia trovata una nuova collocazione. Questa volta stabile. Come precisa la consigliera Paola De Roberto, «in accordo con l’assessore Nino Savastano riteniamo che il progetto di via dei Carrari sia un esempio estremamente positivo ed il lavoro fatto da Venite Libenter eccezionale. Ma, salvo casi d’emergenza, non si potrà andare ancora oltre». Inoltre, secondo quanto stabilito nella convenzione, il Comune dovrà rientrare in possesso di quegli spazi in vista di una nuova possibile emergenza sbarchi. E a via dei Carrari Protezione Civile e Croce Rossa gestiscono la prima accoglienza per i migranti minori non accompagnati che arrivano a Salerno. L’intenzione, però, è di non disperdere l’esperienza. «Dobbiamo fare passi lenti e concreti e, come sostenuto anche dall’assessore Savastano – ribadisce la consigliera comunale – cercheremo le soluzioni più adeguate e potremmo pensare a uno spazio definitivo nell’ambito del Tavolo di coordinamento delle associazioni delle politiche sociali, coinvolgendo tutte le associazioni che partecipano all’accoglienza. Servono le sensibilità adeguate e, a cominciare dalla Caritas, dobbiamo coinvolgere tutto il mondo del volontariato». Dove sarà collocato il nuovo dormitorio ancora non si sa. Tra le ipotesi, alcune strutture delle Ferrovie, attualmente in disuso. Ciò che probabilmente mancherà sarà la continuità tra l’esperienza di via dei Carrari e il nuovo progetto. L’auspicio è che si raggiunga una soluzione prima di una nuova emergenza freddo e che quello spirito che i volontari di Venite Libenter hanno infuso tra le mura del dormitorio, possa restare anche in quello che sarà a venire.(e.t.)
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