“Scacchiera” I lavori riaccendono le polemiche

Con l’avvicinarsi dell’inizio dei lavori per il restyling di piazza Abbro aumentano le polemiche sul progetto dell’intervento che prevede, tra l’altro, la realizzazione di una mega scacchiera, sul modello di quella che si trova a Marostica. La scacchiera nasce da un’idea del sindaco Marco Galdi, ma non è ben vista da alcuni cittadini che, già qualche anno fa, hanno fatto sentire il loro “no” anche fondando un gruppo sul social network facebook, denominato eloquentemente “No alla scacchiera a piazza Abbro”. Secondo i componenti del comitato virtuale – guidato da Francesco Avagliano - la scacchiera non si inserisce in modo armonioso in un’area in cui spicca il monumento dei caduti in guerra. A distanza di anni - dopo due gare d’appalto annullate e dei correttivi richiesti dalla Sovrintendenza ed apportati al progetto originario - la battaglia continua quindi sul web.

Ad accendere nuovamente i riflettori sulla questione è stato, nei giorni scorsi, lo stesso Avagliano su facebook. In particolare in un post ha sottolineato: «Tra poco partiranno i lavori e, con essi, la realizzazione della scacchiera, un’opera che farà scempio della piazza anche perché è un elemento estraneo della nostra cultura». Ha, poi, aggiunto: «Si tratta di un goffo tentativo di scimmiottare altre realtà storiche consolidate come quella di Marostica, a discapito della nostra storia e delle nostre tradizioni». Da parte sua il sindaco Galdi non ha mai fatto intuire di poter ripensare alla realizzazione della scacchiera. Ha, anzi, fatto di tutto per conservarla nel progetto, anche quando la Sovrintendenza ha mosso alcune obiezioni. Al contrario di quanto sostenuto dal comitato virtuale, ha sempre detto che la scacchiera sarà un ulteriore elemento di appeal della città e potrà fare da apristrada ad iniziative che potrebbero crescere nel tempo, facendo da volano per lo sviluppo turistico. Tra le idee di Galdi vi è quella di organizzare una partita di scacchi vivente. (a.c.)