aquara

Sblocco lavori alla Fondovalle Slitta la sentenza del Tar

AQUARA. Il Tar ha fatto slittare la sentenza sul ricorso della Provincia contro la Soprintendenza per il temporaneo blocco dei lavori alla Fondovalle Calore. Nell’attesa della sentenza, continua...

AQUARA. Il Tar ha fatto slittare la sentenza sul ricorso della Provincia contro la Soprintendenza per il temporaneo blocco dei lavori alla Fondovalle Calore.

Nell’attesa della sentenza, continua intanto il dibattito per trovare una soluzione al problema. Magari apportando una serie di piccoli accorgimenti al progetto definitivo. Una soluzione, questa, suggerita anche dai funzionari del ministero per i beni e le attività culturali, che il mese scorso effettuarono un sopralluogo di oltre cinque ore sui quattro chilometri di tracciato della importante rete viaria nel territorio Alburni-Calore.

Il blocco dei lavori dura da molti mesi. Fu la Soprintendenza lo scorso maggio, scaduta la valutazione favorevole nel 2007, a decretare la sospensione cautelare di tutti i lavori. Nella conferenza dei servizi del 2002, infatti, l’ufficio beni archittetonici e paesaggistici non ebbe nulla da dire sul progetto. Ma trascorsi cinque anni, il parere favorevole è decaduto e con una nota del 13 marzo scorso la Soprintendenza ha chiesto alla Provincia, alla Comunità montana Alburni ed al Comando provinciale del corpo Forestale di trasmettere, ognuno per le proprie competenze e con la massima urgenza, copia del verbale di consegna lavori, autorizzazioni paesaggistiche, planimetria del tratto stradale appaltato, progettazioni ed interventi.

La Provincia fornì tutta la documentazione richiesta in tempi brevi, ma la Soprintendenza la ritenne incompleta e dunque Palazzo Sant’Agostino presentò istanza per lo sblocco. Il funzionario di zona della Soprintendenza, architetto Eleonora Scirè, sostenne infatti che l’intervento ricadeva quasi interamente in aree sottoposta a tutela paesaggistica, tra le altre la località Mainardi di Aquara. Ma il sindaco di Aquara, Franco Martino, ha da sempre sostenuto che la zona in questione è fuori dal vincolo della Soprintendenza e dal Parco e quindi di competenza comunale.

Katiuscia Stio

©RIPRODUZIONE RISERVATA