IL CASO

Sarno, un fantasma costato 1,4 milioni di euro

È la somma liquidata alla società di progettazione per un’opera che non c’è

SARNO - Un progetto portato avanti senza impegno di spesa costa alla Provincia di Salerno circa un milione e mezzo di euro. Solo con l’attuale gestione è arrivata la determinazione che di fatto annulla il contratto, ma per i soldi già versati non ci sarà alcun rimborso. Una vicenda che è durata 18 anni, comportando alle casse di Palazzo Sant’Agostino una spesa tutt'altro che irrilevante. Di fatto sono trascorse ben quattro amministrazioni prima che ci si rendesse conto dell’anomalia, relativa all’affidamento degli interventi per il progetto “La città della scuola” di Sarno. Il bando del concorso internazionale veniva indetto più di vent’anni or sono, nel lontano 1998. Due anni più tardi, l’esecutivo provinciale provvedeva invece all’approvazione degli atti della commissione, che aveva visto prevalere la proposta presentata da Ipostudio Architetti Associati. Infine, il 12 aprile del 2001, avveniva la sottoscrizione del contratto tra l’Ente e l’associazione. Soltanto adesso, stando al contenuto della determinazione del settore Edilizia Scolastica e Patrimonio, a firma del dirigente Angelo Michele Lizio, è emersa una serie di contraddizioni nella stipula, a cominciare dal fatto che l’affidamento «non è stato preceduto dall’assunzione di un impegno di spesa». Inoltre nel contratto, per quanto riguarda la parte relativa alla direzione dei lavori, non è contenuta «la determinazione del compenso, né idonei criteri atti a determinarla».

Francesco Ienco

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