IL FATTO

Sarno, truffa 70mila euro alla zia malata

Sotto processo l’uomo che ha intascato un assegno firmato dalla donna

SARNO - Risponde di truffa e falsa attestazione il 56enne di Sarno, sotto accusa per aver approfittato delle condizioni di semi incoscienza e infermità della zia, sorella della madre, riuscendo con artifizi e raggiri a farsi consegnare un assegno bancario firmato con una falsa sottoscrizione. Il titolo serviva a conclamare il raggiro e intascare del denaro. Il tribunale si occuperà del caso, con il giudice Marilisa Russo a presiedere il processo fissato per il prossimo quattordici settembre: l’uomo incassava 70mila euro, corrispondente all’importo dell’assegno, procurandosi così un cospicuo profitto a danno della parente.

L’episodio avveniva il 20 gennaio 2015, con la successiva ricostruzione dei parenti della parte offesa: a dare avvio al procedimento penale una successiva denuncia ai carabinieri. L’imputato risponde di aver sottoscritto personalmente la falsa firma, decisiva per ottenere il bottino: l’uomo aveva firmato col nome della zia, disponendo per sé stesso il successivo versamento del denaro, completando così un raggiro perfetto e semplice a danno di una persona in condizioni di minorata difesa. Il profitto ingiusto era stato ottenuto con l’inganno, a danno di una donna in condizioni di incoscienza, come accertato da documenti sanitari, divenuta vittima di un raggiro privo di alcun sentimento e rispetto.

Tale condizione rappresenta l’aggravante della delicata vicenda, accaduta in un contesto di fiducia, nell’alveo familiare dove una malattia è stata trasformata in una occasione di lucro: così il sostituto procuratore che coordinava le indagini ha firmato il decreto che dispone il giudizio con la formula della citazione diretta, avviando formalmente il primo grado di giudizio. Saranno ascoltati testimoni a sostegno della tesi accusatoria, ricostruendo così il modus operandi, le fasi e il piano eseguito con il titolo bancario, l’indicazione della cifra evidentemente posseduta dalla vittima e la firma falsa, la parte conclusiva che ha fatto scattare la consegna nominale del denaro.

(a.t.g.)