Sarno, striscioni contro il biogas alla processione

Gli abitanti di Foce hanno protestato così contro l’impianto Accuse al sindaco: «Chiediamo analisi serie sulle emissioni»

SARNO. La processione in onore di Santa Maria della Foce diventa l’occasione per una protesta dei residenti della frazione di Sarno contro la centrale a biogas. La settimana scorsa gli stessi cittadini inviarono una nota al sindaco Canfora e al prefetto, in cui lamentavano aria irrespirabile e problemi respiratori a Foce. Poi la replica del sindaco Giuseppe Canfora che ha promesso la richiesta di una consulenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna che effettuerà dei controlli a campione sulla zona. Sulla questione era intervenuto qualche giorno dopo anche il sindaco di Striano, Artistide Rendina, che allarmato dai presunti pericoli per la salute derivanti dall’attività dell’impianto, si era recato sul posto per verificare la situazione.

E così ieri, pomeriggio, durante la processione, il comitato di Foce ha voluto protestare contro la centrale di biogas, portando lungo le strade della frazione sarnese dei cartelloni e dei striscioni con la scritta “No Biogas”. «L’amministrazione non sta facendo nulla – dice il portavoce per i residenti, Giovanni Lanzetta - I cittadini di Foce non riescono più a respirare. Dobbiamo tenere le porte chiuse per l’aria irrespirabile e ci sono strani insetti nelle strade. Quotidianamente ci sono persone che sono costrette ad andare in ospedale per problemi respiratori. Inoltre Foce è una discarica a cielo aperto, visto i siti di sversamento che nascono ovunque». Poi un appello al sindaco Canfora: «Il sindaco è l’unica persona che ha gli strumenti per difendere la salute dei cittadini. Ma noi non ci fidiamo più della politica, perché a questa gente interessano solo le poltrone». A parlare è anche un cittadino che abita in prossimità della centrale di biogas, Antonio Sorrentino: «La situazione è gravissima – spiega – Ieri ho dovuto buttare i pomodori che avevo preparato per le conserve. Sulle nostre auto si formano delle patine maleodoranti e la puzza in certe ore diventa insopportabile. Abbiamo paura per la salute dei nostri figli. Chiediamo controlli sulle emissioni delle centrale e chiediamo che non siano fatti dai soliti Enti».

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