LA SENTENZA

Sarno, la Cassazione sulle nomine Asi: "Spartizione di posti"

Le motivazioni dei giudici: "Canfora e Di Nesta favorivano il partito"

SARNO - «Attraverso nomine di persone di propria fiducia si sarebbe rafforzata la presenza della propria parte politica nell'istituzione pubblica, secondo una logica di occupazione e spartizione dei posti di responsabilità guidata da criteri di appartenenza e non di competenza». Questo uno dei passaggi salienti delle motivazioni dei giudici della Cassazione sulla condanna definitiva per il sindaco di Sarno ed ex presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, e il manager Bruno Di Nesta per tentata concussione in merito alle pressioni fatte sulle nomine del Consorzio Gestione Servizi, società partecipata del Consorzio Asi. Per gli ermellini, dunque, per i fatti dell’ottobre 2014 ci furono «intimidazioni serie da parte di Canfora all’ex presidente del Consorzio Asi, Gianluigi Cassandra».

 

TUTTI I DETTAGLI SUL QUOTIDIANO IN EDICOLA