Il caso

Sarno, l’ira di Canfora: «Adesso basta con l’odio»

Presa di posizione del primo cittadino dopo l’aggressione al vice sindaco. Oggi il summit sull’ordine pubblico, pronto un dossier sul clima di tensione

SARNO. «Basta con l’odio, la calunnia e la diffamazione». Sono, in estrema sintesi, le parole del sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, all’indomani dell’aggressione al vice sindaco Gaetano Ferrentino. Ieri mattina, a Palazzo San Francesco, il primo cittadino ha convocato una conferenza stampa d’urgenza, diventata in realtà un incontro “allargato”. Una decisione adottata dopo l’episodio increscioso ai danni di Ferrentino, l’ultimo di una serie di vicende verificatesi in città con, nel mirino, quasi sempre amministratori e consiglieri della maggioranza. A portare la propria solidarietà al vice sindaco Ferrentino – che ha preferito non essere presente alla conferenza per motivi personali e di riservatezza –, oltre al primo cittadino, i rappresentanti di maggioranza e opposizione in Consiglio, responsabili di associazioni e cittadini comuni. Ma anche i sindaci di Pagani e San Marzano sul Sarno, Salvatore Bottone e Cosimo Annunziata, e il segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi.

«Basta odio», hanno detto il sindaco e Roberto Robustelli, il capogruppo consiliare del Pd. Canfora ha anche annunciato che presenterà un dossier dettagliato al prefetto Salvatore Malfi su quanto accaduto, dai post su Facebook che avrebbero potuto istigare ad azioni del genere, alle numerose scritte offensive, inneggianti al Duce e ad Allah, comparse sui muri e nei pressi delle abitazioni di alcuni assessori. Lo farà oggi stesso, in occasione della riunione straordinaria del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico convocata in Prefettura proprio per il clima di tensione venutosi a creare in città.

Una situazione apparentemente inspiegabile ma rispetto alla quale, da più parti, si chiede di adottare seri e urgenti provvedimenti per evitare che chi fa il proprio dovere debba vivere con il pericolo costante di essere aggredito e minacciato.

«Basta con l'odio, la calunnia e la diffamazione – ha detto più volte Canfora – Quello che è accaduto al vicesindaco Gaetano Ferrentino non deve succedere a nessuno. In due anni e mezzo di amministrazione di centrosinistra sono apparse scritte razziste e offensive sui muri della città, davanti alla sede del Pd e del Giudice di pace, frasi inneggianti all’Isis e al fascismo e frasi oltraggiose contro il sottoscritto, l'amministrazione comunale e il predidente del Consiglio, Matteo Renzi. Per non parlare dei tanti beni immobili e mobili che sono stati oggetto di atti vandalici e di furti».

Solidarietà al vice sindaco anche dai docenti della scuola media “Amendola” che, in una lettera, hanno espresso “vicinanza a un fratello, un padre, un uomo che pensa ai bisogni della città”.

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