Sarno, caos riscossione Ingorgo Equitalia-Soget

Nuovi e complessi adempimenti per i cittadini chiamati a pagare i tributi Uffici alle prese con una mole di carte di fatto già in possesso delle società

SARNO. La riscossione dei tributi locali a Sarno non manca mai di produrre polemiche. Dopo la discussione sulla legittimità dell’affidamento del servizio alla Soget, arrivano altri fronti generati dalla gestione di questa nuova fase. Intanto, il Comune annuncia che la società ha aperto uno sportello in via Roma a cui si possono rivolgere tutti gli interessati attraverso un apposito calendario.

La Soget è stata incaricata, con determina dirigenziale, di procedere all’accertamento dell’elusione e dell’evasione dei tributi locali, nell’ambito di azioni mirate a stanare gli sconosciuti all’anagrafe tributaria dell’ente. In questo campo, la stessa potrà anche procedere alla riscossione coattiva.

I ruoli ordinari coattivi, cioè quelli dei contribuenti già noti, ma morosi, come per legge, saranno sempre trasmessi ad Equitalia, che potrà attivare ogni procedura idonea ad incassare le somme. Voci di corridoio parlano di una particolare attenzione della politica proprio su quest’ultimo passaggio perché, secondo indiscrezioni, ci sarebbe la volontà di trasferire il ruolo coattivo per l’Ici del 2005 alla Soget invece che ad Equitalia. L’operazione potrebbe non essere possibile per legge e, se portata a termine, aprirebbe anche a possibili contenziosi tributari legati proprio alla legittimazione del soggetto riscossore.

Insomma, il concetto che si intravede all’orizzonte è semplice: la Soget deve perseguire gli evasori, mentre per il resto c’è il Comune e Equitalia.

Con una delibera di Consiglio del 2010, l’amministrazione ha tolto la riscossione volontaria della tarsu a Equitalia e se n’è riappropriata inviando semplici missive con bollettini ai contribuenti, come già avveniva per l’Ici. In seguito, poi, in caso di mancato pagamento, interviene Equitalia con azioni esecutive. L’altro elemento che produce polemiche interne e esterne all’ente è dato dall’ennesimo avviso che i cittadini si vedranno recapitare a casa dal Comune che, per la terza volta in quattro anni, richiede i dati catastali degli immobili di proprietà ed eventuali ulteriori dettagli tecnici. Una disposizione del funzionario obbligherebbe i cittadini di nuovo alla “scala santa” presso gli uffici per depositare la documentazione che dovrebbe servire a verificare la banca dati per la tarsu. Si prevede una nuova ondata con disagi per i cittadini e aggravi per gli uffici che potrebbero ottenere tali notizie accedendo alla banca dati catastale direttamente, invece di oberare migliaia di sarnesi. Questo lavoro degli uffici, poi, dovrebbe essere trasmesso alla Soget e molti dipendenti hanno già manifestato il loro disagio nell’effettuare una eccezionale mole di lavoro, senza compensi aggiuntivi, per poi passarla alla Soget che dovrebbe procedere direttamente all’acquisizione di tali notizie in virtù dell’appalto ottenuto. Per altro, i soggetti ai quali vengono richiesti gli adempimenti sono quelli che l’ufficio già conosce. Si preparano tempi duri per l’accesso al palazzo comunale con ondate di contribuenti chiamati ad effettuare attività che sicuramente non gioveranno ai rapporti e all’immagine del Comune che tali notizie potrebbe acquisire attraverso delle banche dati pubbliche.

Gaetano Ferrentino

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