IL FATTO

Sarno, biciclette sequestrate: sindaco denunciato da cinque stranieri

Marocchini arrivano a Striano e parcheggiano al Municipio Del Giudice fa rimuovere i mezzi ma viene accusato di furto

SARNO - Cinque marocchini di Sarno denunciano il sindaco di Striano, Antonio Del Giudice , per furto aggravato di biciclette. La Procura di Torre Annunziata indaga sul primo cittadino del Comune napoletano sito al confine con Sarno. Gli extracomunitari, tutti residenti a Sarno fra il centro storico e la periferia, hanno accusato il primo cittadino per la presunta sottrazione delle rispettive biciclette che erano state parcheggiate di fronte alla porta di accesso del Comune di Striano. L’esposto querela dei migranti alla locale stazione dei carabinieri ha fatto avviare le indagini della Procura della Repubblica di Torre Annunziata con l’emissione di un avviso di garanzia nei confronti del sindaco. Quest’ultimo, il 15 novembre scorso, assieme a due collaboratori, avrebbe utilizzato una tronchese per liberare le bici parcheggiate dai cinque marocchini dinanzi alla casa municipale.

Gli extracomunitari che sono soliti recarsi alla stazione circumvesuviana di Striano per poi partire alla volta di Napoli, al loro ritorno non hanno più rinvenuto i mezzi. Il primo cittadino strianese, attaccato dagli esponenti della minoranza che hanno etichettato il gesto come “razzista”, ha spiegato di aver rimosso le biciclette poiché «ostruivano il passaggio pedonale all’androne e il regolare accesso al municipio». Ciò nonostante, la Procura di Torre Annunziata avrebbe notificato al sindaco un avviso di conclusioni delle indagini con la comunicazione che sarebbero stati rinvenuti gravi indizi di colpevolezza a suo carico e la precisa ipotesi di furto aggravato. Fonti vicine all’amministrazione hanno però smentito che il sindaco abbia portato a casa sua una delle biciclette sostenendo, oltretutto, che le stesse sarebbero state riconsegnate ai proprietari con apposito verbale di consegna della Polizia Municipale.

La vicenda è stata oggetto anche di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese su iniziativa del senatore Antonio Iannone : «È davvero incredibile la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco di Striano costretto, in pieno lockdown, ogni domenica, a fare i conti con le pessime abitudini di un gruppo di immigrati, che pensavano di usare il portone del Comune come parcheggio per le proprie bici - ha esordito il senatore di Fratelli di Italia - Pare, infatti, che in piena pandemia alcuni immigrati residenti a Sarno si recassero in bicicletta a Striano e la domenica pomeriggio lasciassero le loro biciclette incatenate all'ingresso del municipio, tanto da impedirne l’accesso ai propri amministratori, che avevano necessità di recarsi al centro operativo comunale. Pertanto, il 15 novembre, il sindaco provvedeva a rimuovere le bici, tagliando le catene al fine di ripristinare il decoro e l’accesso al Comune. Il 20 maggio, poi, la Procura di Torre Annunziata ha notificato al sindaco un avviso di conclusione delle indagini per gravi ipotesi di reato». Poi l’interrogazione: «Si chiede se si possa imputare ad un sindaco un comportamento teso a far rispettare la legge e le istituzioni e se ritenga che andasse tutelato chi rappresenta i propri cittadini».

(dr)