l’accordo

Sarà riqualificato l’arenile della Colonia San Giuseppe

SALERNO. Il Comune di Salerno potrà continuare ad occupare gli spazi della chiesa dell’Addolorata per altri cinque anni. Questo in virtù di un protocollo d’intesa firmato con l’Arcidiocesi con il...

SALERNO. Il Comune di Salerno potrà continuare ad occupare gli spazi della chiesa dell’Addolorata per altri cinque anni. Questo in virtù di un protocollo d’intesa firmato con l’Arcidiocesi con il quale l’Amministrazione si impegna ad una serie di impegni, in cambio dei quali il rinnovo del contratto rappresenta l’aspetto più importante.

Ma cosa dice questo protocollo ratificato dalla Giunta lo scorso 17 febbraio? In primis si stabilisce il rinnovo del contratto della chiesa dell’Addolorata per altri cinque anni. La struttura dove essere usata per sole iniziative culturali e sarà a disposizione dell’Arcidiocesi pe trenta giorni all’anno. Come si ricorderà, il contratto di comodato d’uso era scaduto lo scorso 24 luglio e inizialmente sembravano non esserci gli estremi per un possibile rinnovo. Ad oggi non è così grazie ad una serie di contropartite dell’Amministrazione.

In particolare, il Comune si impegna (si legge nel documento) a farsi carico delle spese per il personale e delle utenze derivanti dal prolungamento dell’orario di apertura «al fine di garantire una maggiore fruibilità del sito da parte di turisti e cittadini». Di norma, infatti, il Duomo è aperto fino alle 20. A seguito di questo accordo, sarà aperto fino alle 22 durante tutto il periodo della manifestazione Luci d’artista. Tale strappo alla regola, costerà al Comune 30mila euro annui, come concordato in una convenzione a parte con il parroco della chiesa.

Palazzo di Città si impegna poi a collaborare con l’Arcidiocesi in merito alla gestione del Museo diocesano. Le forme di collaborazione e le valutazioni economiche di tale collaborazione sono rimandate ad altro accordo.

In ultimo, ma non per importanza, il Comune si impegna ad intraprendere procedimenti tesi ad ottenere finanziamenti utili alla messa in sicurezza, riqualificazione, difesa e valorizzazione dell’arenile antistante la Colonia San Giuseppe, di proprietà dell’Arcidiocesi. A seguito di forti mareggiate avvenute negli anni scorsi, infatti, l’arenile è stato notevolmente e pericolosamente danneggiato; gli spessi responsabili del settore Ambiente e Protezione civile del Comune hanno potuto constatare, a seguito di una serie di sopralluoghi, come ci sia bisogno di un intervento della massima urgenza che richiede la realizzazione di una scogliera radente. Tale situazione è nota all’Amministrazione da più di un anno.

Insomma, per riottenere la chiesa dell’Addolorata il Comune ha dovuto davvero impegnarsi molto. D’altronde, era dal 1997 che il Comune utilizzava questi spazi per importanti eventi culturali e il fatto che ciò non fosse più possibile aveva fatto preoccupare e non poco i politici locali. L’Arcidiocesi ha voluto però precisare che l’immobile dovrà essere destinato «ad attività esclusivamente culturali che siano consoni e compatibili con la sacralità del luogo». Il Comune ha ottenuto un’altra piccola cosa: lo svincolo dall’uso a culto cattolico dell’oratorio presente nell’ex seminario regionale, con l’impegno naturalmente a trovare un nuovo luogo idoneo a tale scopo.

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