Sapri, sgomberati gli appartamenti Malori e tensioni

Una delle occupanti ha minacciato di lanciarsi nel vuoto Soccorsa una bimba. Il sindaco: «Ripristinata la legalità»

SAPRI. Avevano occupato abusivamente sei dei sette appartamenti di una palazzina di località San Carlo realizzata con fondi destinati all’eliminazione dell’emergenza abitativa collegata all’ex campo container. Ieri gli appartamenti sono stati liberati, porte e finestre sono state invece sigillate per scongiurare future occupazioni abusive. Diversi i momenti di tensione. Una delle occupanti ha minacciato di lanciarsi nel vuoto, una bimba di otto anni ha accusato un malore ed è stata soccorsa da un’ambulanza del 118.

A ripristinare la calma sono stati i carabinieri della compagnia di Sapri che, insieme alla polizia municipale, stavano eseguendo l’ordine di sgombero. «E’ stata ripristinata la legalità – questo il commento a caldo del primo cittadino Giuseppe Del Medico -. Gli occupanti degli alloggi hanno deciso di lasciare le case occupate, evitando l'intervento della forza pubblica. Già nei giorni scorsi tre famiglie avevano liberato le case, questa mattina hanno lasciato i tre appartamenti occupati anche gli altri nuclei familiari». Quattro di queste cinque famiglie sono assegnatarie di alloggi popolari del Timpone, alloggi a loro volta occupati abusivamente da altre famiglie del posto. Circa un mese fa – esasperati dalla lunga attesa – hanno pensato ad un gesto dimostrativo per sbloccare la situazione. Per lo sgombero della palazzina di località San Carlo il sindaco di Sapri Giuseppe Del Medico aveva emanato un’ordinanza lo scorso 20 ottobre, ma poiché parte delle famiglie occupanti non hanno voluto lasciare gli appartamenti, dopo un incontro urgente con il Prefetto è stato deciso l'utilizzo della forza pubblica. Alcuni occupanti hanno spiegato di essere stati costretti ad occupare le abitazioni vista l’attesa che dura da anni. «Pur comprendendo la grave situazione di disagio che ha spinto i cittadini ad un gesto così grave,- ha spiegato il primo cittadino -. l’amministrazione comunale ha agito con fermezza e determinazione per ristabilire la legalità. Non è tollerabile che beni pubblici possano essere occupati senza alcun titolo, in alcuni casi da soggetti che non hanno neanche i requisiti minimi per l’assegnazione di un alloggio di edilizia pubblica. Il problema casa nella nostra città è una vera emergenza che colpisce tantissime famiglie che aspettano da anni di poter partecipare ad un bando pubblico per l’assegnazione di un alloggio, che devono essere tutelate dalla pubblica amministrazione». Ora bisognerà aspettare per sapere quale azione adotterà l’amministrazione Comunale per venire incontro alle esigenze abitative di alcune famiglie di Sapri, in attesa di un tetto da anni.

Maria Antonietta Izzinosa

©RIPRODUZIONE RISERVATA