«Sanzioni disciplinari all’ospedale»

L’ira del manager dell’Asl dopo il blocco delle sale operatorie: «Nessuna carenza, solo interessi di qualcuno»

«Le sedute operatorie sono saltate per protesta di un caposala e non per carenza di organico» accusa il direttore generale dell’Asl, Antonio Squillante, che annuncia anche provvedimenti disciplinari. Il manager interviene dopo il blocco degli interventi all’ospedale di Eboli e avverte: «Abbiamo rispettato la legge che non consente la reperibilità ai caposala, stiamo scardinando un modus operandi deleterio per l’Asl e per i presidi ospedalieri. Non ci fermiamo, anzi». Per Squillante, il blocco delle sale operatorie non sarebbe stato causato da mancanza di personale ma dall’interesse di qualcuno: «Venerdì mattina c’erano tre medici e due infermieri per seduta – sostiene il manager – che invece di effettuare il loro lavoro sono stati braccia conserte creando disagio. Nei prossimi giorni adotteremo delle sanzioni disciplinari». Lo “sciopero bianco” dei medici ha scatenato l'ira del direttore generale, la confusione e il disagio all’utenza non sarebbe dovuto al riordino della programmazione.

ma la pensa in maniera diametralmente opposta il sindaco, Martino Melchionda, che nel Piano ospedaliero di Squillante vede una minaccia per la salute dei cittadini della Piana del Sele: «Nonostante la gravità della situazione e l’estrema urgenza di intervenire, stiamo ancora aspettando che la V commissione regionale sanità, riunitasi lo scorso mese, porti le istanze dei sindaci al governatore Caldoro e al sub commissario Morlacco – afferma Melchionda – Nell’audizione, al cospetto di un direttore generale completamente chiuso al dialogo, ho esposto i seri rischi per la salute dei cittadini e il chiaro tentativo di massacrare la sanità nell’intera piana del Sele. Ad oggi, nonostante l’intera commissione abbia condiviso le nostre preoccupazioni e istanze, non abbiamo avuto ancora alcun riscontro. Cosa si aspetta?».

Nel frattempo il direttore sanitario, Rocco Calabrese, ha effettuato la programmazione per il mese di aprile confermando il regolare svolgimento delle sedute operatorie. Ma questo non basta a tranquillizza il primo cittadino: «Le promesse di Squillante non hanno avuto ancora seguito; la forte carenza di personale e l’impedimento nello svolgimento del lavoro straordinario stanno creando seri disagi; che fine hanno fatto i 14 infermieri che dovevano giungere nel nostro nosocomio? – incalza Melchionda - L’indignazione per i metodi messi in campo da questo inconsueto commissariamento hanno finanche scosso l’Ordine dei medici».

Le promesse mancate del manager vengono contestata anche dal consigliere comunale di “Noi Sud”, Fausto Vecchio, che in una lunga lettera chiede la rimozione del commissario Spinelli e il «ripristino della normalità».

Angelica Tafuri

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