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Santoro in bici raggiunge il palasport, grande incompiuta

SALERNO. Una pedalata tra le opere incompiute della città. L’ha fatta ieri mattina Dante Santoro, il ventiseienne candidato sindaco alla guida di tre liste civiche (Vince Salerno, Salerno in...

SALERNO. Una pedalata tra le opere incompiute della città. L’ha fatta ieri mattina Dante Santoro, il ventiseienne candidato sindaco alla guida di tre liste civiche (Vince Salerno, Salerno in Movimento e Giovani Salernitani) che punta ad entrare a Palazzo di Città in questa tornata elettorale ormai allo sprint finale. Nel giorno dell’ultima tappa del Giro d’Italia l’ex grillino è partito dal lungomare all’altezza di piazza Cavour insieme a candidati e sostenitori per toccare con mano le “cattedrali nel deserto” lasciate dall’amministrazione comunale uscente, con Vincenzo De Luca prima e con Vincenzo Napoli dopo. L’attenzione di Santoro si è soffermata in particolar modo sul PalaSalerno, il palazzetto dello sport nei pressi dello stadio Arechi rimasto incompiuto da anni. Quello della carenza di impiantistica sportiva in città è stato uno dei temi toccati da più d’uno dei dieci candidati sindaco all’interno dei loro programmi.

Nel programma partecipato, costruito attraverso il sito “La fabbrica delle idee”, Santoro ha dedicato un capitolo specifico al tema, titolandolo “Salerno città dello Sport”.

«Le incompiute in questa città – ha detto Santoro – sono tante. Ma quella che più fa male vedere e che è una delle grandi vergogne che ereditiamo dalla precedente amministrazione è sicuramente il palazzo dello sport. In una città dove ogni giorno le società sportive vanno avanti tra mille problemi e con l’indifferenza del Comune di Salerno – ha ricordato – non è possibile che ci sia una situazione da terzo mondo».

Per questo, all’interno del suo programma, ha proposto non solo l'istituzione di un assessorato allo Sport (l'ultima volta che fu istituito dalla giunta De Luca venne affidato all’ex bandiera granata Roberto Breda, ndr) ma anche l’attivazione di protocolli d’intesa con gli istituti scolastici cittadini per ammodernare e rendere fruibili palestre ed impianti sportivi. Santoro ha anche ipotizzato il recupero e la ristrutturazione dello stadio “Vestuti” con l’adeguamento del manto erboso e delle palestre interne rendendole accessibili anche alle persone con disabilità. «Perché lo sport – ha sostenuto – è un'importante valvola di sfogo sociale per i nostri giovani e non solo».

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