Santomauro riceve i sindacalisti di “Paif” e “Termopaif”

La crisi industriale arriva in Comune. In difficoltà sono anche aziende storiche del territorio, quali la Paif e la TermoPaif. Domani, alle 11, il sindaco Santomauro incontrerà le Rsu aziendali delle due industrie per discutere del delicato momento e per cercare di trovare e proporre soluzioni. Il gruppo aziendale è presente a Battipaglia con due opifici, attrezzati con impianti automatici tra i più avanzati tecnologicamente per la produzione di piatti, bicchieri e posate monouso; pellicola, alluminio, vaschette e sacchetti per la conservazione dei cibi. L’azienda si avvale attualmente di un organico di 124 dipendenti che operano nei vari settori ed opera nel settore degli articoli monouso da più di 30 anni con un trend in continua crescita in Italia e all'estero. L’ultimo grosso investimento della è datato 2000, quando l’azienda ha concluso un piano triennale di investimenti produttivi che le ha permesso di incrementare la produzione di oltre il 50%; di essere sempre più competitiva sul mercato e di offrire un servizio sempre più efficiente.

La Paif e la TermoPaif rappresentano solo le ultime due aziende presenti sulla zona industriale di Battipaglia ad essere entrate in crisi. Le industrie che una volta erano il fiore all’occhiello dell’economia battipagliese oggi sono quasi tutte in fase d’involuzione, alcune di queste hanno persino chiuso i battenti. Il caso più noto è quello dell’Alcatel Lucent, o di quello che ne è rimasto dopo la cessione dello stabilimento di via Bosco Primo alla Btp Tecno, che ha messo in cassa integrazione straordinaria una trentina di dipendenti (su circa un centinaio) del reparto di ricerca e sviluppo. C’è poi la Cooper Standard, ex Metzeler, ma anche altre grandi aziende che impiegano centinaia di persone come la Treofan Italy e l’Aristea.