l’inchiesta

«Santomauro non favorì la camorra negli appalti»

L’ex sindaco Giovanni Santomauro non è più accusato di aver favorito la camorra. La Procura Antimafia, che con l’aggravante dell’articolo 7 aveva chiesto nel maggio scorso la misura cautelare dell’arr...

L’ex sindaco Giovanni Santomauro non è più accusato di aver favorito la camorra. La Procura Antimafia, che con l’aggravante dell’articolo 7 aveva chiesto nel maggio scorso la misura cautelare dell’arresto in carcere, ha concluso le indagini dirette dai sostituti procuratori Rosa Volpe e Rocco Alfano, ritenendo che non vi siano elementi per affermare che nell’assegnazione di appalti comunali vi sia stata l’intenzione di favorire gli interessi dei clan.

Un’accusa che già il Riesame aveva ritenuto insussistente quando si era pronunciato sugli imprenditori casertani Attilio Guida e Nicola Madonna, negando che fosse provato il loro legame con la criminalità organizzata.

Ora anche la Procura rinuncia al capo di imputazione aggravato, mentre resta a carico di Santomauro l’accusa di aver condizionato appalti e assunzioni nelle ditte, e quella della concussione sessuale, per i rapporti con due donne che hanno dichiarato di avere ceduto alle avances in cambio della promessa di aiuto per trovare lavoro.

Gli indagati passano dai venti iniziali a quindici, con vari reati tra cui abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, corruzione, istigazione alla concussione, tentata corruzione, concussione, tutti in concorso. Dovranno rispondere dei reati Santomauro, tuttora sottoposto al divieto di dimora a Battipaglia, l’ex assessore ai lavori pubblici, Salvatore Anzalone, gli imprenditori Nicola Madonna ed Attilio Guida, legati alla Guida Impianti che cempletò il municipio, il dirigente dell’area operativa tecnico-territoriale, Pasquale Angione, il rup dei lavori alla Casa comunale, Carmine Potolicchio, il direttore dei lavori, Fabrizio Cioppettini, il dirigente tecnico-territoriale, Fausto Dragonetti, il direttore dei lavori e rup relativo al rifacimento di via don Minzoni, Giovanni Argento, il dirigente dell’area operativa tecnica, Francesco Mainolfi, gli imprenditori Francesco Di Puorto e Francesco Salzillo della Di.Sa Costruzioni, Giuliano Marrandino della Costruzioni Generali, Pasquale Mango della Mango Casa, ed Ersilio Caprino.(f. p.)

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