SANREMO 2014 Rocco Hunt trionfa, Salerno sbanca l'Ariston «Voglio essere la voce di chi non ce l'ha»

Primo classificato tra le nuove proposte al Festival, il rapper salernitano si era già aggiudicato il prestigioso riconoscimento di Assomusica vinto in passato anche da Arisa e Nina Zilli. I commenti sul nostro sito: #RoccoHunt

Forse non avrebbe potuto immaginarselo meglio di così, Rocco Hunt, il suo "juorno buono", con la vittoria tra i Giovani al Festival di Sanremo e il riconoscimento anche di Assomusica. «Devo ancora capacitarmi di quello che è successo. Sono ancora molto emozionato. Lo avete visto dal bagno di lacrime, che ha coinvolto anche la mia famiglia ieri sera». Rocco, Pagliarulo all'anagrafe, appena proclamato vincitore sul palco dell'Ariston si è lasciato andare a un pianto liberatorio, andando a cercare e ad abbracciare in platea mamma e papà. 

Molti i primati che può vantare il 19enne rapper di Salerno: il più giovane cantante in gara quest'anno, la prima volta che vince una canzone rap, nonchè la prima volta che vince una canzone cantata in parte in dialetto, Nu juorno buono dedicata alla terra dei Fuochi. «Enzo Avitabile mi diceva "che ti frega della lingua, l'importante è ò groove e il messaggio che lasci". E sono contento che la mia vittoria sia stata decisa con il televoto (che ha ribaltato la classifica della sala stampa, ndr). Significa che la gente mi ha ascoltato». In questi giorni festivalieri, ha più volte ripetuto di aver dedicato la canzone alla sua terra. A dimostrazione di ciò il rapper si impegna a «fare una riproduzione del premio per donarla a un comune della Terra dei fuochi. Voglio essere la voce di chi non ce l'ha, è giusto dare questo premio al popolo». Ma nei suoi pensieri ci sono anche i giovani in difficoltà: «spero di aver dato un esempio positivo, di chi crede nei propri sogni. Qui a Sanremo, ha vinto il popolo, non Rocco Hunt», e a sentirlo parlare ci si stupisce che non abbia neanche 20 anni. Il suo «rap positivo», come lo definisce, lo ha portato anche nel carcere di Airola, in provincia di Benevento, «un'esperienza che mi ha fatto crescere in un modo enorme». 
 
Tra le cose che lo hanno stupito e reso felice è stato l'affetto dei suoi fan, che si sono moltiplicati a vista d'occhio e tra i quali può vantare anche star della musica italiana. «Sono stato twittato dai miei idoli Jovanotti, Eros Ramazzotti. Mi hanno visto e mi hanno fatto pubblicamente i complimenti. È straordinario». Ha impressionato anche Enrico Brignano che ora lo vuole per la prima puntata del suo nuovo show "Il meglio d'Italia", in onda da venerdì prossimo. Poi sarà la volta del nuovo album di inediti, in uscita il 25 marzo per Sony, con collaborazioni eccellenti che vanno da protagonisti della scena rap come Clementino («a dicembre sui social, parlando di me aveva detto 'ecco chi vincerà Sanremo', la profezia di Clementino»), Noyz Narcos e Ensi a incursioni nella musica d'autore con Federico Zampaglione ed Enzo Avitabile.
 
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Soddisfatto don Patriciello. «Sono contento che Rocco abbia vinto, gli faccio i miei auguri e lo ringrazio per avere portato sulla ribalta nazionale e internazionale, attraverso la canzone presentata a Sanremo, il dramma e anche la speranza di questo popolo per un futuro migliore nella Terra dei Fuochi». Così don Maurizio Patriciello, parroco anti roghi di Caivano e in prima linea nella battaglia per la bonifica della Terra dei Fuochi, commenta la vittoria di  Rocco Hunt.
 
De Magistris esalta Rocco. «Bravo Rocco Hunt, rapper delle nostre profonde e amate terre del sud». Lo scrive su Twitter il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, complimentandosi con il vincitore di Sanremo giovani. 
 
La soddisfazione di Caldoro. '"Parole importanti che sono di fiducia e non nascondono i problemi". Così Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, commenta la vittoria di Rocco Hunt, rapper di Salerno, a Sanremo giovani, con una canzone sulla Terra dei Fuochi.  "È la maniera migliore - afferma - per affrontare i problemi».  «È un bel messaggio per tutti - conclude - di grande emotività e partecipazione".
 
Carfagna: ha vinto il Sud.  "Ha vinto il Sud. Ha vinto il canto della nostra terra. Così piena di contraddizioni e chiaroscuri, segni distintivi di un'identità che affonda le radici nel passato e guarda al futuro con la speranza di chi non demorde mai. 'Nu juorno buonò di Rocco Hunt ha trionfato a Sanremo perchè è il racconto, interpretato in maniera innovativa e intelligente, di uno scorcio di vita, ineluttabilmente legato alla passione per una terra e la sua gente". Così su Facebook la portavoce del gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati Mara Carfagna.  "Sono orgogliosa che il grido di speranza di un giovane ragazzo di Salerno sia volato così tanto in alto. La passione e il coraggio vincono sempre!", conclude Carfagna.

Il caso: Gialappa's sott'accusa. "Durante l’esibizione di Rocco Hunt a Sanremo - raccontano il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza - la Giallappas ha fatto una pessima figura prima col dire, in risposta al “su le mani” del giovane salernitano, “Sì e così passa un tuo compare e ci ciula il portafogli, vecchio trucco”, per poi continuare con “Sì nu juorn buon, sta Terra dei Fuochi. Ma chi se ne fotte”. Ovviamente tutto in napoletano storpiato. Un comportamento che è ignobile e che dopo le offese della Litizzetto ed il mancato omaggio a Massimo Troisi continua ad insultare e denigrare senza ragione i napoletani ed i campani e la tragedia della Terra dei Fuochi". "La Gialappa’s non solo non si è scusata dopo le numerose critiche, ma ha pubblicato questo comunicato sulla SUA pagina - concludono Borrelli e Simioli - definendo i napoletani che hanno protestato poco intelligenti". “La Gialappa’s Band vi ha appena spiegato in diretta che, per quanto riguarda Rocco Hunt, non c’era alcun riferimento diretto ai napoletani, e per quanto riguarda La Terra dei Fuochi, si è trattato di evidente ironia su un testo che evidenzia più un sole splendente, che non una terra di veleni. Si spera che ci sia abbastanza intelligenza nel pubblico per capire le battute per quello che sono, e non secondo le proprie personali interpretazioni, che nulla hanno a che vedere con la cronaca in diretta del festival. Grazie”.

La vittoria nella finalissima. Rocco Hunt ha vinto il Festival di Sanremo 2014 nella categorie nuove proposte. Il rapper salernitano ha stracciato i tre finalisti della competizione, convincendo sia la giuria di qualità presente al teatro Ariston, presieduta dal regista Paolo Virzì, che il pubblico del televoto. In prima fila ad applaudire anche i genitori del giovane cantante salernitano, autentico dominatore quest'anno tra i giovani. All'annuncio dato da Virzì e da Fabio Fazio sul palco, poco prima dell'una di notte, Rocco Hunt si è commosso e ha iniziato a saltare abbracciando tutti. Ha ricevuto poi il premio dedicato al vincitore della categoria nuove proposte, per poi riproporre il suo brano  "Nu juorno buono", tra gli applausi scroscianti e convinti del pubblico all'Ariston. "Siamo la terra del sole, non la terra dei fuochi", ha detto visibilmente emozionato Rocco al momento della premiazione. Grande festa a Salerno dove c'è stato anche chi è sceso in strada per festeggiare. In molti hanno seguito la finalissima al Centro sociale, dove è scoppiato un boato all'annuncio della vittoria del rapper salernitano. Nei locali della movida si è brindato per festeggiare la vittoria dopo aver seguito in televisione le fasi della finalissima.

Il premio di Assomusica. «Dedico questo premio alla Campania, terra del sole e non terra dei fuochi», ha detto Rocco Hunt, il 19enne rapper salernitano in gara a Sanremo tra le Nuove Proposte con "Nu juorno buono", ispirato ai problemi della sua regione e di tutto il Sud, ricevendo nella sala stampa del festival il premio Assomusica 2014. Conferito da Assomusica (Associazione italiana degli organizzatori e produttori di spettacoli musicali dal vivo) e consegnato dal presidente Vincenzo Spera, il riconoscimento premia «l'originalità e la capacità di saper emozionare mostrata da Rocco Hunt nel corso dell'esibizione dal vivo sul palco dell'Ariston». Rocco Hunt succede ad artisti lanciati proprio da Sanremo: Arisa, Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Marco Guazzone e il Cile.

La semifinale. Rocco Hunt incanta tutti a Sanremo con “Nu juorno buono” e conquista la finale tra “Le nuove proposte”. Splendida l’esibizione del rapper salernitano. “Ci mangiamo l'Ariston” e ancora “Se ne cade il televoto”: questi gli ormai tormentoni consolidati pronunciati a più riprese dal poeta urbano di Pastena che il suo “spiraglio di periferia” l'ha seguito al punto da aprirsi un varco sul palco più prestigioso della canzone italiana. Innumerevoli i commenti sui social: “Vai, spacca tutto”, e ancora “Sei il migliore. Gli altri sono tutti uguali”, lo hanno esortato i suoi contatti su Facebook.

L'attesa a Salerno. Tutti in piedi fino a oltre la mezzanotte e tutti incollati al piccolo schermo solo per vederlo salire su quel palco: a metà strada tra l'entusiasmo e l'incredulità. E forse, alla fine della fiera, è stato proprio questo l'aspetto più incredibile e antropologicamente riuscito della presenza di Rocco Hunt sulla ribalta sanremese: l'essere riuscito a tenere alta l'attenzione e lo sguardo sulla kermesse da parte di un pubblico di norma disinteressato al festival dei fiori, alle battute della Litizzetto quanto all'aplomb di Fazio. “I ragazzi di Pastena” c'erano davvero tutti a dargli coraggio ed in tanti si sono ritrovati a seguire l’esibizione canora di Rocco Hunt presso il bar New Bar, in via Rocco Cocchia.

I fans più caldi del rapper salernitano, amici e parenti hanno seguito con enorme trepidazione la performance della giovanissima star. Un grande applauso ha accompagnato Rocco Hunt in tv, e non è stato solo quello dei salernitani bensì del popolo dell'hip hop. Un augurio non è mancato anche dal primo cittadino, Vincenzo De Luca: “Un salernitano a Sanremo 2014. Applaudiamo e sosteniamo tutti Rocco Hunt. Aiutiamolo a realizzare il suo grande sogno. Forza Rocco, orgoglio di Salerno”.