SALERNITANA

Sannino esalta Improta e Luiz Felipe

Il mister: "Sono le certezze del nostro gruppo"

SALERNO. La pioggia ha portato via i dubbi e ha riempito anche d’acqua la borraccia di Alessandro Rosina, il capitano tuttofare della Salernitana. Sannino ha deciso: l’allenatore gli chiederà di ritornare all’antico – mentalità del centrocampista e piedi del rifinitore – perché vuole includere nel progetto tattico pure Alfredo Donnarumma. Adesso è una questione di equilibri sottili: contro l’Entella, che fuori casa è senza vittorie da sei mesi ma segna spesso in avvio e ha preso forza ed entusiasmo dopo aver ribaltato il Benevento, bisognerà correre tanto e bene. Ieri al “Volpe”, non a caso, mentre divideva il campo con la formazione Primavera, Sannino ha dato un’occhiata anche a Riccardo Improta che sarà ago della bilancia insieme al ghanese Odjer, perché incrocerà Keita. Parlando al sito ufficiale, Sannino ha responsabilizzato e coccolato il giocatore autore del gol a Brescia. «Improta ha sofferto un anno per l’infortunio al crociato, con umiltà si è rimesso a lavorare e gioca in un ruolo che non credo abbia mai pensato di poter fare come lo sta svolgendo – ha detto l’allenatore – Per le sue qualità, ritengo possa ritrovarsi cucito addosso questo ruolo anche in futuro. Sapete che non guardo né alla carta d’identità né al nome di un giocatore: va in campo chi è pronto.

Luiz Felipe, a esempio, ha risposto presente ed è giusto che adesso sia in campo per le garanzie che mi dà. Pure Mantovani ci potrà dare ancora una mano. Non dimentichiamoci di Odjer. Ci deve sempre essere una giusta miscela: l’entusiasmo e la spavalderia del giovane che non ha pensieri per la testa insieme alla serenità, alla consapevolezza e all’esperienza di quelli che sono più vecchi». In avvio, dovrebbe pagare dazio Antonio Zito, che poi si prepara a tornare utile ad Ascoli, martedì sera. Sannino conferma che ci sarà qualche cambiamento, nell’ottica delle tre partite ravvicinate. Infatti ammette: «Andrà in campo la formazione che reputo la migliore per questa gara sapendo che martedì dovremo incontrare l’Ascoli e l’altro sabato il Pisa. Tengo per me tutte le possibili variabili». Mentre Breda soffiava forte sulle candeline (ieri il vecchio capitano granata ha festeggiato il compleanno), Sannino inchiodava la Salernitana nella propria metà campo per allenarla a venir fuori palla al piede dalle mischie in area. «Vanifichiamo tutto subendo gol su calcio da fermo. Mi auguro che tutti metteranno più attenzione e concentrazione soprattutto nei momenti cruciali della partita, quando sta per finire la gara. Nel calcio moderno, le palle inattive sono diventate il segreto per fare risultato e dobbiamo essere bravi a sfruttarle solo a nostro favore».

La parola d’ordine è continuità: «Non bastano due risultati utili – ha concluso Sannino – occorre un filotto per respirare aria salubre e andare avanti. Vogliamo regalare una vittoria ai tifosi (prevendita fiacca, 3mila biglietti venduti). Loro non hanno bisogno di essere “chiamati” perché ci sono sempre. Noi dobbiamo soltanto dare».

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