la denuncia della cisl

«Sanità pubblica: occorrono tremila nuove assunzioni»

«Sono circa tremila i lavoratori da assumere nelle strutture pubbliche sanitarie di Salerno e provincia per garantire in modo adeguato i livelli essenziali di assistenza. Circa mille solo nei presidi...

«Sono circa tremila i lavoratori da assumere nelle strutture pubbliche sanitarie di Salerno e provincia per garantire in modo adeguato i livelli essenziali di assistenza. Circa mille solo nei presidi del “Ruggi” e altri duemila negli ospedali e ambulatori dell’Asl». A dirlo è il segretario generale della Cisl, Pietro Antonacchio, che ieri dalla sede del sindacato, in via Pellecchia, ha polemizzato sul luogo comune secondo il quale negli ospedali e nella sanità in genere «oramai sarebbero tutti fannulloni». Tant’è che ha puntualizzato come «dopo l’inchiesta sull’assenteismo al “Ruggi”, da cui sono scaturiti pochissimi provvedimenti presi nei confronti di un numero esiguo di dipendenti, si assiste oramai quotidianamente a simili generalizzazioni. Sembra che, a prescindere, venga puntato il dito contro tutti i dipendenti della sanità pubblica. Invece gran parte dei lavoratori sono onesti e solo una minima parte non avrebbero assolto i loro compiti. Quindi non criminalizziamo tutto il settore». Secondo il parere del sindacalista «sembra quasi che si sta andando verso una deriva dettata da una strategia tesa a minare le fondamenta della sanità pubblica, a favore dei privati». Per tutti questi motivi, secondo Antonacchio, l’utenza non avrebbe più fiducia della sanità pubblica «nonostante le nostre strutture sanitarie siano dotate di professionalità di eccellenza». L’organico al “Ruggi” come negli ospedali di provincia annessi all’Azienda il personale è ridotto all’osso e perciò è difficile organizzare i turni di lavoro. «Chiediamo che vengano tutelati i diritti dei lavoratori e che vengano rispettati gli orari di lavoro. Pertanto inizieremo ad organizzare nelle strutture sanitarie pubbliche delle assemblee per ascoltare tutti i lavoratori e andare incontro alle loro esigenze». Preoccupato per il clima di tensione che si respira al “Ruggi” anche il presidente dell’Ordine dei medici, Bruno Ravera. Ieri ha incontrato i sindacati del comparto medici. Ravera, come il manager dell’Azienda Nicola Cantone, reputa necessario conoscere quanto prima tutti i nomi degli indagati per poi essere preparati, anche con l’intervento celere delle istituzioni, nel sostituire gli eventuali dipendenti che potrebbero essere licenziati. Al prossimo incontro tra Ravera e i medici, potrebbe essere invitato il sindaco Vincenzo Napoli. Sarà poi inoltrata una lettera al presidente della Regione, Vincenzo De Luca.©RIPRODUZIONE RISERVATA