Sanità, in Consiglio la nuova legge

Regione: nella seduta di domani anche le proposte per il settore agricolo

NAPOLI. E sono tre. Dopo quello turbolento nel quale il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle occupò i banchi della presidenza e dopo lo slittamento chiesto perché non era pronta la legge sulla soppressione dell’Arsan, a Napoli, domani (ore 16), ci sarà la nuova seduta di consiglio regionale quello nel quale, tra le altre cose, il presidente De Luca, dovrà riferire sull’inchiesta che lo vede coinvolto insieme ad altre cinque persone tra cui il giudice napoletano Anna Scognamiglio, relatore nel processo sulla sospensione della legge Severino.

Numerosi i punti in discussione. In primo piano il disegno di legge “Misure per introdurre la cultura della responsabilità nell’organizzazione sanitaria nonché migliorare i servizi ai cittadini”, cioè quello che prevede la soppressione dell’Arsan e riconduzione delle relative funzioni all’ordinaria articolazione amministrativa regionale, «con conseguimento di risparmi di spesa» si legge nel testo che sarà presentato. La legge persegue tre fondamentali obiettivi: «assicurare l’efficienza dei servizi e della spesa nel settore sanitario e socio sanitario mediante l’istituzione di un ufficio speciale Regionale denominato “Servizio Ispettivo Sanitario e Socio-sanitario” al quale affidare funzioni ispettive» e ancora «semplificare, nel rispetto della disciplina nazionale in materia e del principio di trasparenza e di massima partecipazione, le modalità di nomina dei direttori generali delle Asl e degli Enti del servizio sanitario regionale» oltre ovviamente alla chiusura della già citata Arsan. In consiglio sarà presentata anche la proposta di legge, a firma dell’ex presidente Stefano Caldoro, su “Interventi per i giovani imprenditori agricoli”, in pratica uno strumento per favorire il ricambio generazionale in agricoltura e nell’impresa agricola anche per offrire ai giovani opportunità di lavoro. La proposta di legge, che arriva in consiglio con il via libera di maggioranza e opposizione con l’astensione del M5s, in pratica «stabilisce alcuni criteri preferenziali nell’affidamento dei suoli, tra cui il non aver compiuto ancora 40 anni, il possedere conoscenze e competenze professionali, per le società, anche costituite in forma di cooperativa».

Altro punto all’ordine del giorno, la costituzione di una Commissione d’inchiesta - già bollata con una nuova poltrona da assegnare - sulle società partecipate, consorzi ed enti strumentali dipendenti dalla Regione. Primi firmatari della proposta il gruppo di Fratelli d’Italia (Luciano Passariello e Alberico Gambino) «è dettata - si legge in una nota - dall’esigenza di dare attuazione alle misure di spending review con particolare riferimento alla riduzione dei costi e alla ottimizzazione della gestione delle società partecipate, dei consorzi e degli enti strumentali dipendenti dalla Regione. In tale ottica, e alla luce delle misure di attuazione del piano di stabilizzazione finanziaria della Regione Campania - continua la nota - la costituzione di tale Commissione d’inchiesta è tesa a garantire la piena trasparenza su tali società e a favorire il riordino della spesa pubblica e il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, nonché a porre in essere un’azione di sorveglianza della spesa pubblica volta ad assicurare un intervento organico diretto sulle società pubbliche esistenti teso al loro equilibrio finanziario, alla consistenza degli organi amministrativi, dei dirigenti, degli impiegati e dei dipendenti operativi con i livelli contrattuali e i relativi emolumenti».

La sua composizione dovrebbe essere fatta «da almeno un rappresentante per ciascun gruppo presente in consiglio regionale e dai singoli rappresentanti del gruppo misto». Ed infine, su proposta dei moderati, approda in consiglio anche «la proroga di un anno, fino al 31.12.2016, del termine per l'istruttoria delle domande di sanatoria per abusi edilizi presentate ai sensi e nei termini di cui alla legge 28 febbraio 1985».

©RIPRODUZIONE RISERVATA