Sanità: fumata nera da Napoli Tremila disabili senza servizi

Negativo l'esito dell'incontro con il sub Commissario regionale alla Sanità Mario Morlacco. Tremila disabili senza servizi e oltre duemila licenziamenti

Peggiora la situazione in cui versano la sanità e l’assistenza in Campania. Le associazioni di categoria del comparto socio-sanitario campano, in rappresentanza delle Residenze Sanitarie Assistenziali e dei Centri Diurni loro associati, hanno incontrato il sub commissario regionale alla Sanità Mario Morlacco in ordine alle criticità generate dalla procedura applicativa della compartecipazione alla spesa socio-sanitaria. In una nota, gli operatori sottolineano come gli ambiti territoriali non siano in grado di far fronte al debito di oltre 15 milioni di euro maturato, da maggio a settembre, nei confronti delle strutture che erogano servizi alle persone con gravi disabilità.

Il Sub Commissario, preso atto che la criticità denunciata dalle Associazione riflette una profonda crisi di sistema in cui i Comuni singoli o associati in Ambito territoriale non osservano la normativa regionale e le aziende sanitarie locali hanno difficoltà a dialogare e condividere programmi comuni con gli Ambiti territoriali e sottolineato che il Suo mandato riguarda solo la gestione del piano di rientro sanitario, ha ascoltato con attenzione la richiesta delle associazioni che sollecitano un intervento politico, il solo in grado di richiamare comuni, ambiti territoriali e aziende sanitarie alle proprie responsabilità e al rispetto della normativa.

Dal canto suo, Morlacco si è impegnato a richiamare le Asl territoriali a rispettare i tempi di pagamento della quota sanitaria che viene erogata con ritardi di oltre cinque mesi e allo stesso tempo a rappresentare al governatore Caldoro che «il persistere della situazione attuale determinerà l'impossibilità di assicurare alle persone con disabilità e agli anziani non autosufficienti la continuità assistenziale e la conservazione degli attuali livelli occupazionali», così come viene evidenziato nella nota diffusa dagli operatori.

«Pur apprezzando l'impegno - dichiara il Coordinatore regionale Anffas e portavoce del Coordinamento, il salernitano Salvatore Parisi - trovo che le proposte del sub commissario siano un pannicello caldo rispetto alla gravità della situazione attuale. Probabilmente Morlacco riuscirà a sbloccare qualche mensilità arretrata, peraltro relativa solo alla quota sanitaria, ma non credo, nonostante la Sua autorevolezza, che possa smuovere una classe politica che si sta dimostrando sorda e insensibile verso i più deboli e indifesi tra i cittadini campani. L'Anffas farà tutto quanto possibile e consentito per evitare la sospensione dei servizi che ricadrà sulla condizione di salute delle persone con disabilità e la conseguente messa in mobilità degli operatori non soltanto per un dovere morale, ma anche e soprattutto per un dovere civile».

Il coordinamento delle associazioni di categoria ha proclamato lo stato di crisi del comparto socio-sanitario regionale: dal 1° novembre 2012 le strutture che erogano i suddetti servizi socio-sanitari in regime residenziale e semi residenziale in favore di circa 3000 assistiti saranno costrette, loro malgrado, a sospendere le attività per mancanza di risorse e contestualmente ad avviare le procedure di licenziamento di 2350 lavoratori impegnati nel comparto.