Sanità, dipendenti della Asl di Salerno senza buoni pasto

I dipendenti non hanno ancora ricevuto i ticket di settembre e ottobre. All’origine di tutto, secondo la Cisl, ci sarebbe un contenzioso tra l’Azienda e la societá che eroga i buoni pasto. Cisl e Uil in rivolta contro la gestione del commissario straordinario Maurizio Bortoletti

• I dipendenti dell’Azienda sanitaria locale di Salerno, nonostante l’eccellente gestione finanziaria dell’azienda, pubblicizzata in diverse occasioni dal commissario straordinario Maurizio Bortoletti, sono giá da due mesi senza buoni pasto. Ed è rivolta dei sindacati.

• A renderlo noto sono Cisl e Uil. Ad oggi i dipendenti non hanno ancora ricevuto i buoni pasto di settembre e ottobre. «E’ difficile - scrive in una nota la Cisl Fp - spiegare che l’azienda da una parte sta uscendo fuori dal debito e dall’altra nega i diritti ai lavoratori». «E’ assurdo - aggiunge la Uil Fpl - che nonostante siano state regolarmente trattenute sulla busta paga dei dipendenti le relative quote a carico dei lavoratori, i buoni non siano stati ancora erogati. Tale situazione - avverte il sindacato - procurerá, col passare del tempo, un grave danno economico alle lavoratrici e ai lavoratori, costretti in questo periodo, e chissá per quanto tempo ancora, ad anticiparsi le spese per la consumazione del pasto».

• All’origine di tutto, secondo la Cisl, ci sarebbe un contenzioso tra l’Azienda e la societá che eroga i buoni pasto. «Sembra - spiega infatti Pietro Antonacchio - che la mancata corresponsione del beneficio sia da attribuire ad un braccio di ferro tra il commissario Bortoletti, per "lesa maestá", e la societá Repas che, per mancata emissione di mandati a saldo di forniture pregresse afferenti l’ambito dell’ex Asl Salerno 3, sia stata costretta ad attivare decreti ingiuntivi per vedersi saldare il proprio debito».

• La vicenda dei buoni pasto diventa così l’ennesima valvola di sfogo dei sindacati. Sul braciere delle polemiche finisce così, ancora una volta, la gestione complessiva dell’Azienda da parte di Bortoletti. «Come può - attacca ancora Antonacchio - un commissario che non è ancora riuscito a rispettare il primo impegno del suo mandato, ovvero uniformare scelte e controllo su tutto il territorio di competenza, poter ricevere ancora credito politico e gestionale, anche in una visione di proiezione verso il progetto di razionalizzazione e riorganizzazione di cui per fortuna ha umanamente dichiarato i suoi limiti».

• I sindacati chiedono quindi risposte celeri anche su questo punto e tornano ad invocare un confronto che manca ormai da tempo. «Bisogna avere il coraggio del confronto su queste problematiche - è l’invito della Cisl - ed evitare autocelebrazioni presso altre istituzioni di cui si cerca la tutela. Le stesse istituzioni che, purtroppo, stanno dimostrando senza possibilitá di smentita, di nascondersi dalla concretezza della realtá attuale che vivono utenti e lavoratori, per inseguire un improbabile consenso fatto di dichiarazioni e di sostegno a manifesta autoreferenzialitá».
© riproduzione riservata