San Nicola, “Gomorra” ebolitana

Il sindaco convoca Regione, Asl e Arpac. L’area diventata deposito e inceneritore illegale di rifiuti

A San Nicola Varco è ancora emergenza ambientale: ecco perché per questa mattina, a Palazzo di Citt, il sindaco Martino Melchionda ha indetto una conferenza di servizi convocando tra gli altri la Regione Campania, l’Asl, il Dipartimento Provinciale dell’Arpac, e il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. I capannoni dell’ex mercato ortofrutticolo, svuotati dei mille extracomunitari rimangono strapieni di rifiuti.

A rendere pericolosa, come una bomba ad orologeria, l’intera area sono le montagne di pneumatici e vernici che raggiungono i soffitti delle strutture abbandonate e che periodicamente vengono bruciate per far spazio a nuovi ‘scarichi’. Una vera e propria discarica, nascosta in strutture usurate dal tempo e dai continui incendi (dolosi), per imprese che bypassano il costo del conferimento di rifiuti speciali scaricando ogni tipo di materiale tossico. Incendi periodici che vedono l’intervento dei vigili del fuoco che puntualmente si trovano a lottare, oltre che con le fiamme, anche con i fumi pregni di diossina e che invadono l’aria depositandosi nei campi limitrofi.

La Gomorra ebolitana produce un ingente danno ambientale ed economico per le aziende agricole che operano nella zona e da anni denunciano la situazione. Da oltre un decennio, infatti, nell’area di proprietà della Regione, sono stati effettuati sopralluoghi e programmazioni di bonifica mai compiuti per la presenza di una folta comunità di extracomunitari. Anni di appelli e di visite ‘illustri’ come quella dell’allora segretario nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani, che nessuna soluzione avevano trovato sulla questione San Nicola Varco e gli extracomunitari; poi tre anni fa ‘l’evacuazione’ per rendere la zona più sicura in vista della costruzione del Cilento Outlet.

Risolto il problema clandestini è rimasto il problema rifiuti che periodicamente riesplode con gli incendi causando inquinamento e pericolo all’incolumità dei numerosi visitatori dell’Outlet. Il sindaco Melchionda non ci sta e ancora una volta prova a mettere sul tavolo il caso San Nicola Varco: «Stiamo reclamando da lungo tempo un intervento risolutivo, che ponga rimedio alle indecorose condizioni in cui versa l’area dell’ex mercato ortofrutticolo, di proprietà della Regione – ha detto il primo cittadino - è dello scorso 21 agosto l’ultima ordinanza, rimasta senza esito, relativa alla bonifica del sito, che giungeva all’indomani di un grave incendio. Eventi di questo tipo provocano danni devastanti all’equilibrio ambientale. Ma soprattutto costituiscono un rischio di carattere sanitario».

Bonifica immediata ma soprattutto programmazione e revisione della destinazione d’uso di quell’area vista anche la revoca del progetto del ‘Polo Agroalimentare’ da parte della giunta Caldoro: «è mio dovere tutelare la salute dei cittadini è dovere della Regione dare una risposta concreta e risolutiva –conclude Melchionda – auspico che attraverso questo incontro si possa giungere all’assunzione di una decisione condivisa e all’individuazione di una prospettiva produttiva futura per l’intera area».

Un invito chiaro quello del sindaco per riqualificare un’area degradata ma con notevoli potenzialità accentuate della recente inaugurazione dell’Outlet. San Nicola Varco da ‘covo’ di extracomunitari e discarica di materiali pericolosi potrebbe diventare il centro dello sviluppo economico per Eboli e la Piana del Sele. Una prospettiva dalla quale l’Amministrazione Melchionda non vuole rimanere fuori.

Angelica Tafuri

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