LE CELEBRAZIONI

San Matteo, il vescovo voleva piazza della Concordia

La Curia conferma la messa davanti al Crescent

I desiderata della Curia sarebbero stati diversi e prevedevano un ritorno a piazza della Concordia, così come fu nel 1985 quando Salerno accolse Papa Giovanni Paolo II, invece sarà piazza della Libertà il cuore della celebrazione del Pontificale di San Matteo. L’ufficialità è contenuta in una nota arrivata da via Roberto il Guiscardo in cui si confermano le voci e le indiscrezioni che si erano susseguite negli scorsi giorni, da quando l’arcivescovo Andrea Bellandi, nel corso dell’Alzata del Panno che dà il via al mese matteiano, aveva annunciato che la celebrazione per l’Evangelista sarebbe uscita dal Duomo. «Monsignor Andrea Bellandi - ricordano dalla Curia - ha inteso, quest’anno, far celebrare la Santa Messa pontificale in occasione della solennità di San Matteo Apostolo ed Evangelista non all’interno della Cattedrale - come di norma - bensì in uno spazio aperto, chiedendo, al contempo, a Sua Eminenza cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità, di presiedere la celebrazione, per offrire un tangibile segno di speranza ai salernitani e all’intera Arcidiocesi».
Inizialmente, si ricostruisce nel comunicato, «la richiesta rivolta alle autorità competenti - tesa a favorire una maggiore partecipazione delle persone rispettando altresì le norme richieste in tempo di pandemia - concerneva la disponibilità di piazza della Concordia, anche per un richiamo ideale alla celebrazione presieduta qui da papa Giovanni Paolo II. Successivamente, a seguito di un serrato dialogo intercorso con le diverse autorità e cariche istituzionali della città, la scelta è ricaduta su piazza della Libertà, che offre, per ampiezza e disposizione logistica, le maggiori garanzie per una celebrazione da svolgersi in condizioni di piena sicurezza e rispetto delle norme».


Eleonora Tedesco
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