LA VIOLENZA

San Marzano sul Sarno, prova a fermare la lite tra stranieri: ferito

Il giovane con il padre a letto malato aveva chiesto di smetterla con le urla: è stato colpito dal branco

SAN MARZANO SUL SARNO - Lite tra tre stranieri, interviene un giovane marzanese protestando per la confusione ed ha la peggio. E’ accaduto la scorsa notte a San Marzano Sul Sarno, in via Cesare Battisti. Intorno all’una, due cittadini marocchini e un immigrato dall’Est Europa hanno cominciato a discutere. Da lì ne ha nato un trambusto che ha svegliato il vicinato. Dalle urla si è passati ai calci e pugni. Visto il baccano prodotto, un giovane poco meno che trentenne, considerate le condizioni in cui versa il padre allettato, è uscito di casa per chiedere di non fare chiasso. Uno dei tre contendenti si è scagliato contro il giovane marzanese, prendendolo a calci e colpendolo con un oggetto metallico. Il ragazzo ha riportato un trauma a un ginocchio e uno al volto. Trasportato all’ospedale di Nocera, è ora ricoverato all’Umberto I.

L’intervento di una pattuglia dei carabinieri ha messo in fuga i tre stranieri violenti. Non è il primo episodio di litigio che si verifica a San Marzano Sul Sarno, nella zona del centro storico, abitato da molti stranieri, in particolare nell’area di piazza Nassiriya e via Cesare Battisti. Alcuni mesi fa, un uomo brandì una sorta di machete dopo una lite. «Sono vicina al giovane concittadino brutalmente picchiato – ha affermato la consigliera comunale Margherita Oliva di Almamente - . Purtroppo non si riesce a mettere la parola fine al far west tra alcune persone di cittadinanza straniera presenti a San Marzano sul Sarno e dedite ad alcool e droga, nonché a relativo spaccio. Il comando dei carabinieri locale sta operando, ma necessita di ulteriori uomini e mezzi».

L’esponente dell’opposizione ricorda che il suo gruppo aveva presentato nel novembre 2020 un'interrogazione consiliare chiedendo il censimento della popolazione straniera presente sul territorio comunale, per individuare eventuali irregolari: «Il sindaco Carmela Zuottolo risponde che l'ente è già in possesso del censimento, riferendosi agli stranieri che chiedono la residenza anagrafica - specifica Oliva - E poi, drammaticamente e incomprensibilmente chiede a noi consiglieri di fornire altri dati per il censimento. Dobbiamo andare noi a bussare porta a porta e chiedere i documenti di identità?». Pronta anche la replica del sindaco: «Da tempo la mia amministrazione comunale è impegnata sul fronte della sicurezza. Abbiamo attuato una task force di controlli nelle case affittate agli stranieri - puntualizza la Zuottolo - . Siamo una comunità aperta all'integrazione. Ma le regole valgono per tutti. Chi vive in questa città deve farlo nella tranquillità più assoluta».

(sdn)