LA VIOLENZA

San Marzano sul Sarno, donna segregata in casa: rischia il processo

Per diversi mesi l’uomo di origine straniera avrebbe reso un inferno la vita della convivente

SAN MARZANO SUL SARNO - Risponde di violenza sessuale, tentata violenza sessuale e maltrattamenti commessi nei confronti della propria compagna convivente il 40enne di origini marocchine residente a San Marzano sul Sarno, finito al centro dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e ora raggiunto dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari. In particolare, secondo le ricostruzioni partite dalla denuncia della vittima, una connazionale dell’imputato, trentenne, la vicenda si sarebbe consumata interamente tra le mura domestiche, luogo di convivenza dei due.

L’uomo avrebbe minacciato e offeso la donna più volte, apostrofandola, colpendola con schiaffi al viso e alle spalle, lanciandole contro un bicchiere dal tavolo, sferrandole un violento calcio allo stomaco fino a farla cadere e poi minacciando di bruciarla e sfregiarla con un coltello da cucina, sputandole addosso e imponendole infine di non uscire di casa, di non lavorare e di non frequentare nessuno. Nella lista delle accuse formulate ci sono due episodi di violenza sessuale, uno consumato con l’uomo che si introduceva nella stanza dove dormiva la donna, afferrandola con forza e talvolta «offrendole anche del denaro davanti al suo rifiuto, costringendola a subire atti sessuali». Oltre al dettaglio del denaro, ulteriore dileggio per la condizione di inferiorità cui era costretta, il comportamento dell’uomo metteva insieme una violenta forza di costrizione, rendendo la vittima del tutto impotente, nelle sue mani al punto da non poter fare nulla per difendersi, senza avere possibilità di reagire.

Gli atti sessuali, secondo la versione dei fatti fornita dalla vittima, erano ripetuti e si registravano dal 2018 al 2020, intervallo di tempo in cui venivano commesse tutte le altre costrizioni fisiche e psichiche, che rendevano la ragazza oggetto di costrizioni costanti, a subire sofferenze che non avevano soluzione. Il terzo e ultimo capo d’accusa riguarda invece una contestazione di tentata violenza sessuale nei riguardi dell’imputato, per il suo comportamento violento registrato il 19 ottobre 2020, quando provò ad approfittare della compagna con violenza, senza però riuscirci. Ora l’uomo, al termine della fase conclusiva dell’inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, attenderà la rituale richiesta di processo.

(atg)